Napoli Est, la fronda M5S: «No all'impianto di rifiuti»

Napoli Est, la fronda M5S: «No all'impianto di rifiuti»
di Dario De Martino
Martedì 4 Gennaio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 20:41
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C'è grande tensione nel Movimento 5 Stelle napoletano. Il travaglio interno ai grillini all'inizio del 2022 si scatena intorno al biodigestore di Napoli Est. Ad oltre un mese dall'ok in consiglio comunale del progetto arriva una dura presa di posizione da parte del senatore napoletano del Movimento Vincenzo Presutto che annuncia la presentazione di un'interrogazione parlamentare ed attacca l'amministrazione comunale e lo stesso gruppo consiliare del M5S che ha sostenuto l'approvazione del progetto.

Il progetto per la creazione di un impianto di compostaggio in via De Roberto a Ponticelli, nato sotto l'amministrazione de Magistris, è arrivato con il voto favorevole dell'intera maggioranza Manfredi, M5S compreso.

Il piano prevede la realizzazione di un sito di compostaggio da 30mila tonnellate all'anno. Nei giorni precedenti alla riunione dell'assise e nel dibattito in aula non erano mancate, sollecitate dai cittadini di Napoli Est, perplessità rispetto al progetto, anche da parte di esponenti M5s.

Alla fine, però, i cinque consiglieri grillini hanno votato favorevolmente. Non solo. Hanno anche ottenuto l'approvazione di un ordine del giorno che ha come prima firmataria Flavia Sorrentino, vicepresidente del Consiglio vicina proprio al senatore Presutto. L'ordine del giorno impegna l'amministrazione comunale «a destinare ulteriori fondi per la realizzazione di opere di compensazione ambientale e per il miglioramento dell'area circostante all'impianto» e inoltre «a destinare gli utili ricavati dalla produzione di biogas per agevolazioni Tari nel quartiere Ponticelli».

Oltre un mese dopo l'approvazione dell'assise e nonostante l'ok alla mozione grillina, arriva l'affondo di Presutto. La nota è durissima. Il senatore parla di «atto scellerato che mette in pericolo la salute dei cittadini inquinando ulteriormente l'area di Napoli Est che ancora aspetta da anni di essere bonificata». Toni ancora più duri vengono riservati ai consiglieri comunali grillini che «prevedendo i ristori nei confronti dei cittadini proprio derivanti dal fatto che essi sono evidentemente lesi dalla costruzione dell'impianto, hanno disatteso e dimenticato i veri valori fondanti del Movimento come la tutela dell'ambiente e la giustizia sociale». Presutto annuncia la presentazione di un'interrogazione parlamentare affinché «venga immediatamente bloccata la progettazione di questo nefasto impianto». 

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L'intervento del senatore ha scatenato un putiferio nel M5s. Sia l'area vicina a Di Maio che quella vicina a Fico hanno colto con sorpresa l'intervento di Presutto proprio nelle ore dall'addio di Maria Muscarà dal Movimento. Un tempismo che insospettisce i dirigenti napoletani anche se in molti preferiscono il silenzio. A microfoni spenti, però, la nota di Presutto viene letta come quella di «una mina vagante». A rispondere nel merito all'attacco di Presutto è il capogruppo del Movimento in consiglio comunale, Ciro Borriello, che difende l'operato dei consiglieri pentastellati: «Prima del voto c'è stato un dibattito interno al Movimento, sia tra noi consiglieri che con i vertici nazionali M5s. Alla fine di questo lavoro abbiamo deciso responsabilmente di votare in maniera favorevole alla delibera ottenendo anche un risultato politico importante con l'approvazione di una mozione che aiuta il territorio di Napoli Est», dice l'ex assessore che viene proprio dall'area orientale della città. «Il senatore Presutto - chiude Borriello - era a conoscenza del dibattito in corso. È strano che non sia intervenuto prima del voto». Si dice «sorpreso» dall'interrogazione parlamentare presentata da Presutto anche l'assessore all'Ambiente Paolo Mancuso, proprio in virtù «del voto favorevole del M5S in consiglio comunale». Mancuso incontrerà proprio oggi gli esponenti della Municipalità e dei comitati civici territoriali per spiegare il progetto del biodigestore. «C'è stato un percorso straordinariamente lungo per l'approvazione del progetto e ci sono tutte le certificazioni che l'impianto non presenta alcun rischio per l'ambiente e per la salute - spiega Mancuso - ma siamo pronti a chiarire ancora qualsiasi dubbio sul tema». 

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