Napoli, la rete degli investimenti riparte dalla periferia: hotel, college e laboratori a Napoli Est

Napoli, la rete degli investimenti riparte dalla periferia: hotel, college e laboratori a Napoli Est
di Luigi Roano
Domenica 26 Giugno 2022, 10:00
4 Minuti di Lettura

Replicare il modello dell'Academy della Apple a San Giovanni a Teduccio per trasformare l'area est della città nella Silicon Valley di Napoli. L'obiettivo del sindaco Gaetano Manfredi dichiarato a Il Mattino nell'intervista pubblicata ieri, non è solo virtuale, anzi: «Soprattutto nell'area est il distretto del digitale è solido, ci sono gruppi stranieri che sono pronti a trasferire le loro sedi a Napoli. Nomi non ne faccio, ma non c'è solo Agritech. C'è grande interesse e questo significa portare risorse in città: non dobbiamo mai dimenticare che una delle grandi difficoltà che abbiamo è quella della disoccupazione e dobbiamo fare in modo di creare lavoro». La zona orientale di Napoli sugli scudi non solo per il digitale, c'è il distretto aerospaziale dove già insistono aziende di livello che operano da anni dando un senso all'area ex industriale di Napoli e su questa scia si sta muovendo l'ex rettore. Che sta curando in prima persona le trattative con i gruppi interessati così come fece all'epoca con la Apple con un partner importante quale la Federico II. Un modello da replicare perché questa volta sul piatto della bilancia ci sono i fondi del Pnrr destinati fondamentalmente al sud per cantierizzare la città del futuro con infrastrutture materiale e immateriali. In questa cornice si innesta il progetto di Manfredi, creare centri di ricerca - come appunto Agritech - in grado poi di raggiungere il mondo delle imprese. Ragiona su un arco di tempo di 5 anni il sindaco, cioè la durata del suo mandato con la convinzione - tuttavia - di installare in quell'area della città ben prima nuove Academy o simili motori di sviluppo. Per puntare allo sviluppo dell produttività sostenibile, interpretare i cambiamenti climatici lavorare nella direzione dello sviluppo sostenibile e mettere al centro le periferie e l'area orientale lo è.

Non l'unico interesse degli investitori: «Nei prossimi mesi avremo l'apertura di altri grandi alberghi, due sono noti: uno a via Chiatamone e l'altro a piazza Municipio ma la richiesta è elevata.

Ci sono altri gruppi che stanno cercando strutture. Una città che ha questi flussi turistici fa gola». Una opportunità grande per il Comune che ha un patrimonio immobiliare enorme e che al netto dell'accordo con Invimit partner pubblico per la dismissione e la valorizzazione di 600 cespiti, potrebbe piazzare sul mercato altri cespiti appetiti da chi è a caccia di strutture per trasformarle in alberghi. Immobili diffusi su tutto il territorio cittadino e in particolare nel centro storico. Un tema caldissimo che si innesta a pieno titolo nelle manovre di bilancio per abbattere il debito da 5 miliardi, un obbligo dato dal Patto per Napoli dove la questione patrimonio è centrale. 

Video

Torniamo nell'area est in questo periodo al centro di molti pensieri del sindaco e della sua giunta. La stazione della linea 1 Centro direzionale - ha rivelato il sindaco - per fine anno sarà pronta poi serviranno un paio di mesi per la cosiddetta fase di esercizio non l'unica novità. «Con la stazione del Centro direzionale - racconta Edoardo Cosenza assessore alle Infrastrutture - aprirà contemporaneamente la stazione Tribunale i due siti sono collegati». Cosenza entra nel dettaglio: «Alla stazione Tribunale c'è il binario per far tornare indietro i treni in attesa che si arrivi a Poggioreale, dove i lavori sono fermi per il crollo del Cimitero, e poi a all'aeroporto di Capodichino. Al Centro direzionale la stazione è in parallelo con la stazione della Circumvesuviana e si sta lavorando in maniera intensa». Cosenza rilancia con un altro step importante per arrivare a chiudere l'anello della linea 1. «Nelle prossime - racconta l'assessore chiuderemo l'accordo con Eav per la stazione Di Vittorio dove si predisporrà l'interscambio con la linea 10, quella che vien da Afragola garantendo così il collegamento extraurbano con i comuni a nord di Napoli». e con la stazione dell'Alta velocità di Afragola. Le stazioni della linea 10 chiuderanno appunto l'anello e sono queste: «Piazza Cavour; Foria-Orto Botanico; Carlo III; Ottocalli; Leonardo Bianchi; Di Vittorio - dove c'è l'interscambio la linea 1». Per arrivare da li a «Casavatore-San Pietro; Casoria-Casavatore; Casoria Centro; Casoria-Afragola; Afragola Garibaldi; Afragola Centro e Afragola Stazione Alta Velocità». Lavori che secondo il cronoprogramma dovrebbero essere ultimati tra 2024 e il 2025 non a caso sono stati per la metà già finanziati. Nella sostanza, garantire il collegamento con l'area metropolitana decongestionerà il traffico a Napoli: «In tutte le stazioni - conclude l'assessore - ci saranno parcheggi per chi ha necessità di prendere l'auto e poi prendere i treni». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA