Enrico Letta a Napoli: «Sì al tetto nazionale sul caro energia»

Enrico Letta a Napoli: «Sì al tetto nazionale sul caro energia»
di Emiliano Caliendo
Mercoledì 27 Aprile 2022, 19:26 - Ultimo agg. 28 Aprile, 07:17
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La tre giorni di confronto a Napoli per parlare di «Europa, Lavoro, Trasporti» organizzata dalla Filt Cgil, apre col botto. Nella sala convegni all’ultimo piano dell’Hotel Terminus di piazza Garibaldi, alla presenza di delegati sindacali da tutta Europa, iscritti all’European Transport Federation (Eft), hanno portato il loro saluto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il segretario del Pd Enrico Letta, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il presidente del sindacato belga Abvv-Btb Frank Moreels e collegata da remoto la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein. Prima di lasciare spazio ai vari interventi, il segretario del sindacato dei lavoratori dei trasporti Stefano Malorgio ha tenuto un’introduzione in cui ha spiegato le sfide che attendono il suo sindacato «dal contrasto all’ascesa delle destre, alle trasformazioni del mondo del lavoro, in special modo nei trasporti».

Sul tema del giorno Maurizio Landini batte il tasto degli investimenti, delle risorse europee (su tutte il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e sulle difficoltà di intercettarle: «Al Sud più che i Patti bisogna cominciare a fare investimenti. Utilizzando i fondi che l’Europa ha messo a disposizione per fare delle infrastrutture di sistema. In alcuni casi stiamo riscontrando un ritardo e lo abbiamo posto al governo. Ed è necessario fare anche quelle assunzioni nei comuni e nelle regioni che permettono di progettare e partecipare ai bandi. Il rischio concreto è di non riuscire a presentare i progetti adeguati al fine di utilizzare quelle risorse. Se parliamo di trasporti, logistica e di come si muovono le persone e le merci, è chiaro che questo è il tema nuovo nel quale collocare i processi di cambiamento. Questi investimenti devono creare lavoro che non sia precario ma stabile».

Landini conferma poi la necessità di porre presto fine «alla folle guerra di Putin in Ucraina», richiamando però un’attenzione maggiore sulle sanzioni da comminare alla Russia: «Le sanzioni sono importanti ma su alcune materie sono difficili da realizzare e non è detto portino al risultato di fermare questa guerra. In ogni caso è importante che l’Europa tutta assieme abbia una politica comune e allo stesso tempo sono già aperte le conseguenze su quello che sta succedendo nella vita delle persone, pensiamo all’aumento dei prezzi. Ciò non può passare sotto silenzio, abbiamo chiesto al governo di far passare tutta una serie di provvedimenti di sostegno a tutte le persone con redditi da lavoro e da pensione più bassi che altrimenti non ce la farebbero ad arrivare alla fine del mese». 

L’ex segretario della Fiom propone quindi la tassazione degli extraprofitti delle aziende di quei settori che «hanno aumentato di molto i loro profitti a seguito della pandemia e della guerra». «Parliamo – ha tuonato - di miliardi guadagnati dalle nuove condizioni di mercato. Sono risorse che vanno prese per metterle nelle tasche di pensionati e lavoratori in modo da permettergli di pagare le bollette e reggere l’aumento dei prezzi».

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Il segretario dem Letta lancia da Napoli quello che definisce come «un fortissimo appello al Governo per far sì che gli interventi che si faranno non siano dei cerotti» affinché «si faccia un intervento shock che fermi i segnali di recessione». Tre, dunque, le proposte: un tetto europeo o nazionale al prezzo dell’energia, decontribuzione salariale e un assegno alle famiglie per far fronte all’aumento generalizzato delle bollette. «Non dobbiamo aspettare – sottolinea l’ex premier - che arrivi la recessione perché una volta che è arrivata e ha fatto i suoi disastri, pagarla sarà molto più costoso dopo. Serve un intervento straordinario per fermare i prezzi dell’energia con un tetto generalizzato al prezzo del gas a livello europeo. Se non si riuscirà a convincere tedeschi e olandesi va fatto a livello nazionale. La Spagna e il Portogallo ieri hanno negoziato un tetto sul prezzo del gas a livello nazionale. Questa è la prima priorità se non si arriva ad una scelta europea. È necessario – ha aggiunto - poi intervenire sui salari con una decontribuzione che abbassi il peso fiscale sui salari e che dia più soldi in tasca ai lavoratori. Vogliamo che ci sia un assegno energia per i lavoratori. Senza quello i costi dell’energia faranno sbancare completamente le famiglie che già oggi sono in grande difficoltà». Sul tema dei trasporti invece: «Bisogna contenere i prezzi degli abbonamenti e degli biglietti». Non è mancato un commento sulle sempiterne beghe all’interno del Partito Democratico. Il terzo mandato per i presidenti di regione – su tutti il governatore campano De Luca che da tempo lo anela – «sarà a tempo debito argomento di discussione dell’assemblea nazionale». Sul ruolo di segretario regionale della Campania dei dem, posto attualmente vacante, Letta annuncia che per la prima volta si terrà «un’assemblea regionale per trovare una soluzione ed eleggere un segretario». Nel caso ciò non dovesse avverarsi «si prenderanno poi le opportune decisioni a livello nazionale», chiosa il segretario del Pd

Il sindaco di Napoli Manfredi ha ribadito la necessità di stanziare maggiori risorse per il trasporto pubblico locale: «Per dare una svolta nel campo dei trasporti serve una riorganizzazione con maggiori risorse nel campo del trasporto pubblico locale, fortemente tagliate negli anni passati. Solo a partire dagli ultimi governi si è iniziato a dare qualcosa in più. È chiaro – ha concluso il primo cittadino - che per avere un sistema di trasporti che risponda alle esigenze delle persone e ad esigenze turistiche, con un impatto di centinaia di migliaia di persone, c’è bisogno ovviamente di più risorse che consentano di garantire dei servizi di migliore qualità».

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