Sinistra, centro o Pd: le grandi manovre degli arancioni per il dopo de Magistris

Sinistra, centro o Pd: le grandi manovre degli arancioni per il dopo de Magistris
di Luigi Roano
Lunedì 29 Aprile 2019, 07:30 - Ultimo agg. 12:29
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È in continuo riposizionamento la maggioranza che sostiene il sindaco Luigi de Magistris: già dopo la tornata delle Europee potrebbe avere un assetto diverso e obiettivi politici nuovi. Gli stessi arancioni si stanno guardando intorno. È il sindaco de Magistris che ha dichiarato di essere pronto ad alleanze con altre forze «laddove sussistano le condizioni» in funzione delle Regionali dell'anno prossimo. Tant'è, tra un mese si vota per le Europee, un banco di prova per capire l'orientamento dei destini di tutti quelli che fanno parte dell'universo demA.
 
La candidatura di Alessandro Fucito - presidente del Consiglio comunale con «La sinistra» - è uno degli indizi principali da seguire con attenzione per capire cosa succederà a Palazzo San Giacomo un minuto dopo lo scrutinio. Lo stesso Fucito al riguardo ha le idee chiare: «Gli scenari politici generali - dice Fucito - risentiranno del voto delle Europee, sia sul piano locale che nazionale. Sarà più semplice ripartire se in presenza di una affermazione della lista La Sinistra. Essa soddisfa la domanda di unità e autonomia ed è composta da chi si è sempre opposto a livello europeo ai trattati e all'austerity. Il Pd d'altro canto preferisce Calenda alla Cgil».

Il passaggio sugli scenari locali è molto significativo, «unità e autonomia» non fanno parte del mondo demA, nel senso che gli arancioni si immaginano come un sole intorno al quale devono ruotare tutti gli altri. L'alleanza sinistra-de Magistris si regge, del resto, solo sul cosiddetto «senso di responsabilità» ma politicamente è svuotatissima; il verdetto delle Europee stabilirà come si arriverà alle Regionali e con chi. Visto che l'obiettivo dichiarato di de Magistris sarebbe la sfida al governatore Vincenzo De Luca.

In questo senso segnali già ce ne sono: quello di Nino Simeone che ha già dichiarato che voterà Franco Roberti alle Europee, il capolista democrat, è chiaro perché ne segue un altro. Alle Regionali si schiererà con De Luca in una delle civiche che il governatore metterà in campo.

Simeone al riguardo ha già fatto partire la sua macchina elettorale, tutta familiare, le cui tracce si vedono anche nelle candidature alle Amministrative che si terranno di qui a qualche mese. E se de Magistris si candidasse alle Regionali questo significherebbe che l'anno prossimo si voterebbe anche per il Comune. E c'è un movimento interno alla giunta e alla maggioranza che vede protagonisti l'ex vicesindaco Raffaele Del Giudice, attuale assessore all'Ambiente, Mario Calabrese, assessore alle Infrastrutture, e altri tra i consiglieri comunali che certo non abbracceranno di nuovo la causa arancione atteso che a oggi a sostenere l'ex pm c'è solo Insurgencia, ovvero i centri sociali. Il contenitore creato dall'ex presidente del Consiglio comunale Raimondo Pasquino «Italia comune» - candidato alle Europee - attrae e molto.
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