Il presidente di Napoli Holding alza il prezzo: «Ho salvato Anm, ma ora biglietti a 1,30 euro»

Il presidente di Napoli Holding alza il prezzo: «Ho salvato Anm, ma ora biglietti a 1,30 euro»
di Luigi Roano
Domenica 30 Giugno 2019, 09:00
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«Il risultato è straordinario: il bilancio 2018 registra un considerevole risultato pari a un utile di 8,104 milioni partendo da una perdita di 54,7 maturata nel 2016. Ma siamo solo all'inizio, per salvare Anm bisogna lavorare ancora molto». Amedeo Manzo, presidente della Napoli Holding che ingloba tutte le partecipate del Comune, è soddisfatto ma non troppo, la strada resta in salita per la salvezza di Anm e molte sono le trappole disseminate lungo questo cammino.

Allora presidente che futuro vede per Anm?
«Per arrivare al bilancio in attivo abbiamo messo in campo dal 2017 - da quando ci sto io - efficienza, riduzione dei costi, contrasto e lotta all'evasione. A questo aggiungo la riqualificazione immobiliare dell'Azienda e abbiamo creato una squadra, perché da soli non si vince mai».
 
Detto questo i napoletani ora si aspettano il miglioramento del servizio.
«Il mio mandato, quando ho iniziato, era mantenere in vita Anm. Azienda che strutturalmente ha pochi treni, pochi bus, risorse scarse per i conferimenti regionali tra i più bassi d'Italia in un momento in cui il trasporto soffre a livello nazionale. Solo Milano regge ma su questo ci torneremo perché lì il biglietto è aumentato del cento per cento e non è possibile che ora, a fronte di questo aumento, migliori allo stesso modo anche il servizio».

Presidente sia più esplicito: qual è la cura per dare un trasporto pubblico almeno sufficiente ai napoletani?
«Per decenni una gestione non prudente di Anm ha determinato una condizione quasi fallimentare. Oggi si vede la speranza di rinascita. Risanata l'azienda si deve partire con gli investimenti. Perché è impossibile far funzionare il trasporto con i creditori fuori la porta».

A proposito di creditori quei 16 milioni di rimborso iva decisivi per accontentare i creditori sono arrivati?
«Sono arrivati grazie alla squadra: da Francesco Marotta a Mario Genua a Mariano Bruno a Fabrizio Ferrentino alla Direzione Regionale agenzia delle entrate. Al Presidente del Tribunale Scoppa che hanno avuto grandissimo senso di responsabilità senza dimenticare l'amministratore di Anm Nicola Pascale. Il sindaco Luigi de Magistris e il direttore generale Attilio Auricchio che mi hanno sostenuto lasciandomi fare il mio mestiere di manager in libertà. Ora il 2 luglio abbiamo l'adunata dei creditori. Se arriva il sì, vale a dire pagare al 60% i creditoria una elevatissima percentuale, abbiamo fatto un altro passo in avanti».

Torniamo al servizio: cosa serve ad Anm?
«Con il sì dei creditori si può immaginare il rilancio che passa dalle aperture delle nuove stazioni, dall'arrivo dei nuovi treni, dal completamento delle linee 1 e 6. Poi bisogna strutturare l'azienda anche sotto il profilo del personale: autisti e controllori e macchinisti sono gli artefici di questo bilancio positivo. Ma per il rilancio serve tanto altro».

Assunzioni? Investimenti? Sembra impossibile in queste condizioni.
«La prima cosa da fare è la rivalutazione del biglietto. Prima abbiamo fatto l'esempio di Milano, a Napoli bisogna arrivare a 1,30 euro questa la mia idea da manager. Non è pensabile che un'azienda possa essere efficiente, con i numeri a posto e accogliere milioni di turisti con gli stessi dipendenti dall'età media di 60 anni: ce ne sono tanti che hanno ancora motivazioni e tanti che ormai non ce l'hanno più. Questa è un'azienda in concordato, ogni euro che si muove passa per i magistrati c'è il massimo della trasparenza. I bilanci sono certificati da Deloitte, Price, Ernst & Young. Mi dicevano che c'entra un banchiere a capo della holdiong, questa è la mia risposta, ma su di noi volano ancora tanti corvi».

C'è l'ha con qualcuno in particolare?
«No, il mio è un invito a fare meno chiacchiere e a lavorare di più. Noi abbiamo cambiato, per esempio, lo statuto della Holding puntando sulla riscossione nessuno può illudersi di avere il migliore dei welfare, le strade pulite, i bus e i treni senza una riscossione adeguata: nella vita non basta la tecnica ma ci vuole la visione delle cose in prospettiva».

Sarà almeno più facile ottenere l'omologazione del concordato dal Tribunale?
«Speriamo entro fine anno, mi lasci concludere ringraziando la magistratura napoletana: ha dimostrato grandissimo senso di responsabilità sulla vicenda di Anm».
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