Napoli, la giunta comunale vara nuovi regolamenti per Imu e Tari

Napoli, la giunta comunale vara nuovi regolamenti per Imu e Tari
Martedì 22 Settembre 2020, 20:23 - Ultimo agg. 20:46
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La Giunta del Comune di Napoli ha approvato due deliberazioni di proposta al Consiglio relative alla nuova Imposta Municipale Propria (IMU) e alle tariffe per l'anno 2020. Per quanto riguarda il nuovo regolamento IMU le principali scelte adottate «al fine di semplificare le operazioni dei contribuenti» sono: l'abolizione dell'obbligo di prestare una fideiussione bancaria in caso di richiesta di dilazione degli avvisi di accertamento ricevuti per gli importi superiori a 10mila euro; l'introduzione della possibilità, in caso di eccedenze di pagamenti dell'imposta, di scegliere tra la richiesta di rimborso e la compensazione con i pagamenti da effettuare; l'abolizione del precedente limite di importo di 50mila euro per procedere alla compensazione delle somme versate in eccedenza, che ora è sempre possibile.

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Restano confermate le riduzioni per le locazioni a canone concordato mentre viene consentita la possibilità di ravvedimento finché non intervengano azioni dell'amministrazione che constatino il mancato versamento. La delibera conferma le tariffe IMU per l'anno 2020 al livello degli anni passati «tenendo conto che con l'abolizione della TASI, l'aliquota IMU è la somma dei due precedenti tributi». Per quanto riguarda invece il nuovo regolamento Tari, da sottoporre al Consiglio, esso recepisce le nuove norme contenute nel Decreto Crescita e nella Legge 160/2019, in particolare, - si evidenzia - «è stata prevista la riscossione potenziata della Tari per cui l'avviso di accertamento diventa anche atto esecutivo. Ciò comporterà una riduzione dei tempi della riscossione oltre a una riduzione dei contenziosi potendo il contribuente impugnare un unico atto invece di due (avviso di accertamento e cartella esattoriale)».

Sono state previste, inoltre, nuove modalità di dilazione degli avvisi di accertamento esecutivi più vantaggiosi per i contribuenti: la dilazione massima fino ad oggi era in dodici rate mensili mentre adesso potrà, a seconda degli importi, arrivare fino a trentasei rate mensili. L'amministrazione sottolinea che «come per l'IMU, la nuova disciplina consente ai contribuenti di procedere al ravvedimento operoso fino a quando non sono raggiunti da avvisi di accertamento e potranno versare tardivamente l'imposta dovuta con sanzioni ridotte al 4,29 per cento ed al 5 per cento anziché al 10 per cento. Inoltre, gli studi professionali potranno migrare dalla categoria 'uffici, agenzie e studi professionalì alla nuova categoria tariffaria, più vantaggiosa, 'banche, istituti di credito e studi professionalì».

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