Alta tensione nel Vesuviano: insulti e minacce sulla sede della Lega

Alta tensione nel Vesuviano: insulti e minacce sulla sede della Lega
di Raffaele Perrotta
Mercoledì 2 Gennaio 2019, 07:00
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BOSCOTRECASE - «No Lega», «Salvini m», falce e martello e simboli anarchici. Scritte offensive sono comparse nella notte di Capodanno sulla nuova sede della Lega a Boscotrecase, inaugurata il 28 dicembre tra decine di militanti e simpatizzanti.

La struttura di via Cardinal Prisco era stata accolta con cori di protesta da chi polemizzava per le politiche e per le dichiarazioni del partito contro il Mezzogiorno. Già prima dell'apertura l'esterno era stato imbrattato, ma questo non aveva fermato l'inaugurazione avvenuta alla presenza del gotha regionale della Lega, dal vicecoordinatore campano Mariano Falcone, al responsabile per la Città metropolitana di Napoli Biagio Sequino, il riferimento locale Tommaso Balzano e i rappresentanti degli altri comuni come il consigliere comunale di Torre Annunziata Mauro Iovane e la presidente del consiglio di Trecase Anna Fusco, ma anche i responsabili di altri comuni napoletani e salernitani.
 
Ferma condanna unanime al gesto da parte degli esponenti della Lega che però non si lasciano intimorire. A partire da Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale campano del partito, impegnato a Montecitorio fino alle ultime ore del 2018 all'approvazione della manovra finanziaria: «Ormai sono decine di persone che ogni giorno si stanno avvicinando al nostro progetto e la dimostrazione è rappresentata dalle oltre quaranta sedi inaugurate nella nostra regione solo nel 2018. Ma c'è ancora qualcuno che preferisce guardare al passato, piuttosto che volgere lo sguardo all'attualità. Quelli che hanno realizzato queste scritte saranno solo figli di papà che hanno la fortuna di mettere il piatto a tavola e non si preoccupano dei problemi che vivono ogni giorno le persone nei nostri territori. Sono persone che in questi decenni avrebbero fatto bene a scagliarsi contro chi ha costretto quasi un milione di giovani ad andarsene dalle nostre terre». Più diretto il suo vice campano Mariano Falcone: «Banda di idioti, figli di papà che amano fare la rivoluzione con il rolex e la carta di credito in tasca. Hanno paura della Lega che ha attenzioni verso il popolo che ricambia le nostre politiche con l'affetto ed il voto. Noi rispondiamo con i fatti contro chi continua a proteggere i poteri forti». Il responsabile locale del partito Tommaso Balzano si è detto amareggiato: «Si commentano da sole. Sono dispiaciuto per loro ma noi andremo avanti, non sono questi gesti che bloccheranno la nostra azione politica». Solidarietà dal consigliere comunale Mauro Iovane che ha aperto la sede a Torre Annunziata: «Oggi la Lega è una realtà politica sempre più ramificata nel Mezzogiorno e da noi nel vesuviano. Questi nostri territori sono storicamente di sinistra per questo hanno paura di un partito forte e che riscuote grande consenso. Ognuno ha le sue idee ma non è questo il modo di esprimerle. Non saranno delle scritte che ci faranno tacere, piuttosto contribuiscono a farci unire con tutti i militanti e simpatizzanti degli altri territori circostanti».

Il sindaco boschese Dem Pietro Carotenuto ha preferito non commentare l'accaduto. «In teoria non so nemmeno dall'apertura della nuova sede di partito nella mia città», ha detto il primo cittadino. E ha aggiunto, con tono polemico: «Nessuno mi ha invitato né mi ha detto dell'inaugurazione, eppure parliamo dell'abc della politica».
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