Napoli, la beffa degli Lsu: «Assunti senza 25 anni di contributi»

Napoli, la beffa degli Lsu: «Assunti senza 25 anni di contributi»
di Valerio Esca
Giovedì 10 Dicembre 2020, 08:02
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«La stabilizzazione della vergogna». Così la Cisl funzione pubblica etichetta le assunzioni che il Comune di Napoli si appresta a formalizzare con la platea storica dei lavoratori socialmente utili. Tutto è chiaramente subordinato all'approvazione del bilancio, che andrà in aula oggi. Nella lunga missiva a firma del dirigente sindacale lsu, Luigi Girasole, e del coordinatore Cisl fp Agostino Anselmi, inviata al sindaco de Magistris, al suo vice Panini, all'assessore al Lavoro Buonanno, si accendono i riflettori sulle modalità si stabilizzazione che verranno applicate da Palazzo San Giacomo. «Dopo 25 anni gli lsu si legge - non hanno ricevuto nessun contributo previdenziale, seppur figurativo, ai fini pensionistici (né dall'Inps, né dal loro datore di lavoro, in questo caso il Comune di Napoli, che ogni mese per le prestazioni rese forniva lo statino paga). Non gli è riconosciuta l'infermità per malattia, le ferie, tantomeno il Tfr, né la retribuzione economica da parte del Comune». 

«Quanto sta accadendo in queste ore al Comune, in merito alla stabilizzazione degli lsu incalzano Girasole e Anselmi - è una cosa vergognosa.

In un momento così delicato che vede a rischio la fine naturale del mandato, in quanto la maggioranza non ha più i numeri per approvare il bilancio, quest'amministrazione per recuperare consensi si è spesa a sventolare ai quattro venti la stabilizzazione, entro questo anno, di tutti gli lsu, con 289 ancora da stabilizzare». Oltre il danno la beffa. I lavoratori socialmente utili dovranno infatti «recuperare le ore non rese a fronte dell'assegno asu (assegno di sussidio per attività socialmente utili, ndr) percepito regolarmente, laddove le misure per contrastare la pandemia li hanno obbligati a restare a casa (parliamo di poche centinaia di euro che risultano però importantissimi per la tenuta sociale di queste famiglie). Quindi da questo mese sono state sospese le ore integrative del Comune». Alle rimostranze dei lavoratori l'ente ha replicato evidenziando come questa pratica fosse un atto dovuto, perché richiesto dal ministero del Lavoro. Ma non è finita qui. Gli lsu verranno infatti stabilizzati con profili minori e dunque retribuzioni più basse: «Sessantadue lavoratori di categoria C spiegano i due sindacalisti -, non verranno stabilizzati nel loro profilo di appartenenza e verranno collocati in categoria B o addirittura in categoria A; la stessa cosa per i lavoratori di categoria B, che saranno costretti a scegliere la categoria A, ad esaurimento di posti della categoria B». 

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Ma come si arriva a tutto questo? «La scelta scaturisce da un bando di selezione che va considerato illegittimo rimarcano ancora Girasole e Anselmi - preparato in gran fretta per onorare gli impegni assunti dall'amministrazione. Senza preoccuparsi minimamente dei danni e delle ingiustizie che si produrranno a questi lavoratori dopo 25 anni di sofferenze sociali ed economiche». La stabilizzazione degli lsu appena un mese era stata al centro di un dibattito in Consiglio comunale finito malissimo, con l'aggressione subita dai consiglieri di opposizione, da parte di alcuni lavoratori, a margine della seduta di assise cittadina. Offese gratuite, una rissa sfiorata e intimidazioni a non votare contro la manovra contabile, nonostante questa sia varata dall'amministrazione.

Intanto ieri, lo sciopero nazionale del pubblico impiego indetto da Cgil, Cisl e Uil, per assunzioni, lotta al precariato, sicurezza e contratto ha visto nel Comune di Napoli una partecipazione irrisoria. 

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