Napoli, Municipalità ancora bloccate: la protesta delle opposizioni al Vomero

Napoli, Municipalità ancora bloccate: la protesta delle opposizioni al Vomero
di Emiliano Caliendo
Martedì 5 Aprile 2022, 16:25
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Aumentano le fibrillazioni dovute alla mancata nomina degli assessori sulle dieci Municipalità di Napoli. Oggi, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio della Quinta Municipalità Vomero-Arenella, tutti i gruppi di opposizione sono fuoriusciti dall’aula multimediale (il parlamentino non si riunisce in presenza dalla prima convocazione) prima che si discutessero gli ordini del giorno. Un gesto di protesta contro la maggioranza guidata dalla presidente Clementina Cozzolino (Pd), suggellato da un comunicato stampa firmato dai consiglieri Salvatore Pace e Maurizio Malfitano (gruppo Alessandra Clemente Sindaco), Antonio Culiers e Francesco Flores (Forza Italia), Cinzia Del Giudice e Valentina Barberio (Per Napoli) ed Emanuele Papa (Lega).

Nel corso della discussione, tra le fila della maggioranza l’unico consigliere a condividere il merito delle recriminazioni delle opposizioni è stato Daniele Quatrano di Napoli Solidale. L’accusa contenuta nel comunicato è durissima: «A 181 giorni dalle elezioni, nelle dieci Municipalità della Città ancora non sono stati nominati gli assessori. Ciò paralizza l’effettiva funzionalità dell’Istituzione, privata del suo organo esecutivo». Infatti, sono passati 23 giorni dalle elezioni del consiglio della Città Metropolitana di Napoli. Una settimana dalla proclamazione degli eletti. Un appuntamento elettorale che doveva fare da spartiacque per la nomina degli assessori delle dieci municipalità cittadine, con ritardo di sei mesi, e che formalmente spetterebbe ai presidenti dei parlamentini di quartiere. In realtà, il sindaco Gaetano Manfredi e le forze politiche che compongono la sua variegata maggioranza hanno deciso di legare le nomine ad un accordo politico che evidentemente non è ancora arrivato.

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E proprio su questo punto si basa la critica politica più accesa del documento riguarda quindi proprio la scelta degli “assessorini”: «Gli elettori - scrivono congiuntamente gli eletti dell'opposizione - sono stati traditi perché, nonostante la coalizione vincente abbia stravinto al Comune, abbia stravinto in tutte le dieci Municipalità, abbia stravinto in Città Metropolitana, dopo quasi sei mesi non riesce ad indicare chi debba sedersi sulla “poltrona” di Assessore Municipale.

Evidentemente è molto meno preoccupata di dare un servizio ai cittadini di quanto non lo sia dal suo essere dilaniata internamente da lotte di potere, veti incrociati e insanabili contrasti non solo politici ma di interesse». Per le forze di minoranza, quindi, la Municipalità 5 «è oggi un organismo monocratico nella figura della sua Presidente ma è assente in essa qualsiasi carattere democratico».

 Ma i consiglieri del parlamentino di via Morghen battono anche il tasto delle riunioni in presenza: «Nonostante la fine dell’emergenza pandemica – si legge nel comunicato -, nonostante vi siano gli spazi adeguati, sia il Consiglio Municipale sia le sue Commissioni sono convocate ancora online con ciò impedendo non solo che le discussioni siano fluide e incisive ma anche che i 30 consiglieri eletti possano conoscersi e possano confrontarsi adeguatamente sul piano politico». L’attacco delle minoranze verte pure sulla mancanza di visione nelle scelte politiche da parte della maggioranza in Municipalità: «Nessun tema strategico per la Municipalità, pur proposto dalle forze della minoranza, è stato portato ed affrontato in Consiglio. Ci si limita ad essere convocati unicamente per dare per lo più pareri su richieste di svolgimento di manifestazioni di svariate associazioni o per la segnalazione ai servizi tecnici di disservizi». Secondo le opposizioni, infatti, il decentramento amministrativo promesso dal sindaco Manfredi in campagna elettorale al momento sarebbe solamente un miraggio.

L’ultimo pomo della discordia tra la maggioranza di centrosinistra e le opposizioni riguarda la Consulta della Legalità, organo consultivo della Municipalità Vomero - Arenella. Per i gruppi di opposizione i temi riguardanti la costituzione di quest’ultima sarebbero stati elusi «nonostante la pressante richiesta di Consiglieri sia di minoranza che di maggioranza, tanto da inficiare ogni ulteriore atto esecutivo assunto dalla Presidenza e non rispettare i termini imperativi della tempistica delle necessarie deliberazioni». La parte finale del comunicato è ancor più aspra: «Gli elettori sono stati traditi perché i programmi sui quali hanno votato e su cui hanno eletto con voto quasi plebiscitario la Presidente e la sua maggioranza, sono finora rimasti lettera morta dimostrando la loro natura evidentemente ingannevole». La nota si conclude evidenziando quali sarebbero le priorità dei quartieri collinari della città: «Intanto – concludono i consiglieri di minoranza - decisioni cruciali per il nostro territorio, come la destinazione di edifici scolastici, l’eventuale coinvolgimento della nostra Municipalità in progetti per il Pnrr o il Patto per Napoli, il futuro del ponte incompiuto tra via Jannelli e San Giacomo dei Capri, la pianificazione degli interventi di nettezza urbana o di viabilità vengono presi altrove e senza rendere conto ai cittadini dell’Arenella e del Vomero».

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