Napoli, niente fondi per i trasporti: ​penalizzate le fasce deboli

Napoli, niente fondi per i trasporti: penalizzate le fasce deboli
di Valerio Esca
Domenica 22 Aprile 2018, 11:51
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Niente abbonamenti per le categorie protette. Il Comune di Napoli quest'anno non ha ancora rinnovato la convenzione con il Consorzio Unico Campania per il rilascio di abbonamenti agevolati per persone in difficoltà: pensionati con un Isee sotto una certa soglia, invalidi civili, invalidi di guerra, disoccupati, fasce in situazioni socio-economiche gravi e portatori di handicap. Insomma un esercito di quasi 10mila persone (l'anno scorso il Consorzio ha rilasciato più di 8mila card) è rimasto a piedi. Motivo della mancata stipula della convenzione? Il Comune non ha i soldi per pagare il contributo al Consorzio: circa 1 milione e 500 mila euro.

La questione diventerà oggetto di contesa durante la seduta di bilancio nel Consiglio comunale di domani. Oltre al malumore degli utenti, anche sul piano politico qualcuno storce il naso. Il presidente della commissione Trasporti Nino Simeone è sul piede di guerra: «È vero che il Comune non ha soldi, che è in una situazione di difficoltà assoluta, ma se dobbiamo risparmiare facciamolo su altri capitoli. Non certo sulla pelle delle persone in difficoltà, per le quali il trasporto pubblico è una priorità. Siamo alla follia altrimenti».
 
L'anno scorso la convenzione fu sottoscritta a marzo, proprio in occasione di una riunione di commissione. Lo ricorda Simeone: «L'assessore Gaeta e il presidente del consorzio Ratto diedero il via libera dopo una mia battaglia, che quest'anno riproporrò in fase di bilancio, per recuperare le risorse necessarie». L'allarme lanciato dal consigliere comunale del gruppo Agorà, con una lettera di fuoco inviata agli assessori Roberta Gaeta (Politiche sociali) ed Enrico Panini (Bilancio) lo scorso 10 gennaio, al momento non ha ancora avuto seguito. Sul sito del Consorzio Unico Campania, alla voce tariffe agevolate, il messaggio è chiaro: «Si comunica alla gentile clientela che la convenzione con il Comune di Napoli relativa al rilascio degli abbonamenti agevolati è in attesa di eventuale definizione. Pertanto, gli abbonamenti scaduti il 31 dicembre scorso non possono essere più utilizzati né è possibile, al momento, presentare richiesta di rinnovo/emissione».

Le categorie che gli scorsi anni potevano accedere alle agevolazioni erano suddivise in quattro fasce. Nella fascia A1 l'abbonamento costava 23 euro annui, valido per i titolari di pensione di età superiore ai 65 anni, con Isee non superiore ai 10mila euro; per i titolari di pensione di reversibilità, di età superiore ai 55 anni, con Isee non superiore ai 10mila euro; per i combattenti e reduci di guerra, di età superiore ai 65 anni, deportati e vittime civili di guerra, di età superiore ai 65 anni; vittime di terrorismo e della criminalità organizzata. Inclusi in questa prima fascia anche gli invalidi con Isee non superiore ai 15mila euro appartenenti a quattro categorie: invalidi civili al 100%; invalidi di guerra o per servizio di prima categoria; portatori di handicap in situazioni di gravità; invalidi del lavoro al 100%; invalidi civili al 100% con diritto di accompagnamento. E così i disoccupati di età inferiore ai 30 anni con un Isee non superiore ai 6mila 967 euro, con almeno due anni disoccupazione e che non siano studenti.

Nella seconda fascia, la A2, il contributo annuale era di 45 euro per invalidi civili dal 74% con un Isee non superiore ai 10mila euro; invalidi del lavoro dal 74% con un Isee non superiore ai 10mila euro; minori invalidi con un Isee non superiore ai 10mila euro; invalidi di guerra o per servizio, dalla II alla VIII categoria, con un Isee non superiore ai 10mila euro e portatori di handicap con difficoltà medio/gravi e un Isee non superiore ai 10mila euro. Alcune fasce potevano anche richiedere l'abbonamento mensile al costo di 10 euro e quello annuale di 100 euro. Gli invalidi civili dal 50% al 73% con un Isee non superiore ai 10mila euro; gli invalidi civili dal 74% con un Isee non superiore ai 12mila 500 euro e portatori di handicap con difficoltà medio/gravi e un Isee non superiore ai 12mila 500 euro.

Per la fascia C il contributo mensile era di 15 euro e quello annuale 150. In questa rientravano i titolari di pensione, di età superiore ai 65 anni, con Isee non superiore ai 12mila 500 euro.
 
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