La nuova vita di Fuorigrotta un esempio per la città

Dopo la chimera Bagnoli, la città dello spettacolo guarda di nuovo a Fuorigrotta, e ricomincia da quello che c'era, già tanti, ma tanti, anni fa. Nulla di nuovo è stato costruito, di qualcosa rimangono solo rovine (il palasport Mario Argento è uno scandalo, lo sferisterio pure), ma intanto il profumo di graffe e il sorriso dei bambini torna a Edenlandia, lo zoo prova a riprendersi, l'Arena Flegrea ha finalmente imbroccato un cartellone e si prepara a chiuderla alla grande con il sold out di Sting il 30 luglio. Al centro di tutto il San Paolo, quest'anno riaperto ai concerti con il discusso omaggio a Pino Daniele, e l'anno prossimo - lo sappiamo già - negato persino a Vasco Rossi, che ci avrebbe rimesso piede molto volentieri. Nella stagione al chiuso ritroveremo il Palapartenope tra concerti e musical, con multisale, multipalestre e multipornfood limotrofi. La Mostra d'Oltremare, con il suo verde, le sue zone fieristiche, i suoi spazi sprecati, restaurati ma già cadenti, quelli da restaurare, le sue possibilità di sviluppo e il modello Comicon a indicare la strada a tutti, si ritrova centrale nello sviluppo della città che (da tempo) non si sviluppa più.

È qui, la festa possibile, quella di Bagnoli è un ricordo come il festival con David Bowie e gli Aerosmith soppiantato dalla più banale movida dei beach-club visto che dei progetti annunciati (auditorium, città del cinema, campi da golf e quant'altro) non c'è traccia alcuna.

È qui che la Napoli che fu si ricongiunge con quella che forse sarà, è qui che la città immobile eterna se stessa. Mio padre mi portava all'Edenlandia la domenica, io ci ho portato i miei figli, chissà se loro avranno voglia di portarci i loro figli, se trenini, castelli e velieri sapranno reggere la concorrenza delle attrazioni virtuali, se le giostre 4.0 avranno il fascino che hanno nella nostra memoria quelle vintage.
Il sito ufficiale di Edenlandia annuncia: «L'attesa è finita», ma non svela ancora le sue carte. La pagina Facebook è già seguita da circa 35mila persone, alcune giostre e - con loro l'intera struttura - andranno a regime solo il 2 agosto. Tanto per cambiare, non ci resta che attendere.