Napoli, nuovo stop al marciapiede di de Magistris jr: «Perdiamo 70 mila euro di strisce blu»

Napoli, nuovo stop al marciapiede di de Magistris jr: «Perdiamo 70 mila euro di strisce blu»
di Paolo Barbuto
Martedì 18 Giugno 2019, 07:30
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L'allargamento del marciapiede di piazza Vittoria di fronte al bistrot Baroq, che appartiene a tre soci fra i quali Claudio De Magistris, subisce un nuovo stop. Questa volta a rallentare la procedura è la Municipalità alla quale è stato chiesto di concedere il permesso per l'occupazione di suolo durante i lavori.

La questione è stata posta dal direttore della prima Municipalità che, dopo aver visto la richiesta ha dato uno sguardo al progetto e s'è accorto che quei lavori avrebbero cancellato undici posti auto a pagamento. Siccome c'è una richiesta ferrea da parte di Palazzo San Giacomo volta a tutelare le «strisce blu» senza cancellarne nemmeno una, per evitare di produrre perdite al bilancio di Anm che gestisce quelle zone di sosta a pagamento, il direttore della prima municipalità prima di autorizzarne la cancellazione si è rivolto proprio al Comune. Il concetto della missiva indirizzata alla Giunta è, più o meno, il seguente: chi si assumerà la responsabilità della perdita di quei posti auto e dei soldi che producono per la casse di Anm?
 
Se il direttore della prima municipalità affronta con moderazione la questione e la gira a Palazzo San Giacomo, il presidente Francesco de Giovanni è meno delicato e va direttamente al sodo: «Abbiamo fatto un po' di conti in maniera empirica, in un anno quelle strisce blu portano nelle casse di Anm circa 70mila euro. Chi ha deciso di concedere quello spazio ha fatto gli stessi conti? Si rende conto che verrà generata una perdita nel bilancio di Anm che è già ridotto malissimo? Io penso che sulla questione debba arrivare un parere da parte della Corte dei Conti: se la magistratura contabile dirà che quest'operazione che genera perdite è coerente, allora la municipalità non avrà nessun problema a concedere il permesso per dare il via ai lavori».

La questione va inquadrata nell'ambito del progetto «adotta una strada», iniziativa varata nel 2015 per consentire ai privati di prendersi cura di piccole porzioni della città. All'iniziativa hanno aderito associazioni territoriali e operatori turistici. Nei primi due anni sono state «adottate» 12 strade, poi c'è stata la flessione. Nel 2018 una sola strada presa in carico da un privato (Via Arena alla Sanità concessa a Poppella), nel 2019 fino ad ora la sola richiesta per piazza Vittoria che è stata presentata dalla Porcini Srl, la società che gestiva una galleria d'arte nel luogo dove oggi sorge il bistrot Baroq che invece fa capo alla società «Dgap».

Il progetto prevede, l'avrete capito, l'allargamento del marciapiede nella porzione di piazza Vittoria che va dalla chiesa della Vittoria a via Arcoleo. L'atto di convenzione fra il gestore della galleria d'arte e il Comune precisa che quella zona pedonale verrà ampliata per posizionarci sopra fioriere e rendere più gradevole il passaggio dei pedoni.

Nessun accenno alla possibilità di piazzare sul marciapiede allargato gazebo e tavolini per i clienti del bistrot.

Quello spazio esterno a disposizione del bistrot, invece è già previsto nel piano generale dei nuovi dehors napoletani che è stato redatto da un pool di esperti e validato anche dalla Soprintendenza. Si tratta di un documento estremamente voluminoso nel quale gli esperti hanno fotografato tutti i gazebo e i tavolini già presenti nelle strade della città e hanno suggerito modifiche da effettuare entro sei mesi per rendere uniformi e gradevoli tutte le aree esterne ai locali.

In quel documento c'è, però, un dettaglio di non secondaria importanza. Lo vedete riproposto nel grafico qui sopra: in piazza Vittoria gli esperti non solo sono riusciti a immaginare il nuovo marciapiede per il quale non sono ancora stati autorizzati i lavori, ma hanno anche previsto che per quel marciapiede sarebbe arrivata una richiesta di occupazione di suolo e hanno già assegnato due gazebo e 25 posti a sedere.
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