Napoli, ok dal Consiglio comunale a tariffe provvisorie Tari: saranno uguali a quelle del 2019

Napoli, ok dal Consiglio comunale a tariffe provvisorie Tari: saranno uguali a quelle del 2019
Martedì 4 Agosto 2020, 13:57 - Ultimo agg. 21:31
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Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza la delibera sulle tariffe provvisorie della Tari, la tassa sui rifiuti. La delibera è passata con 19 voti favorevoli e 6 contrari. In aula erano presenti 25 consiglieri. A mantenere il numero legale, la presenza in aula di Forza Italia, della consigliera Mirra (Iv) e di Ulleto (Gruppo misto). Non hanno partecipato al voto il M5s, il Pd, La Città. La delibera - come spiegato dal vicesindaco e assessore al Bilancio, Enrico Panini, consente all'amministrazione «utilizzando la normativa nazionale in vigore, di proporre e deliberare il mantenimento delle tariffe 2019 per il 2020 fino alla formazione del bilancio di previsione che dovrà essere approvato alla fine di settembre».

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La delibera è legata al cambiamento della normativa nazionale e alla previsione da parte dell'Autorità di Regolazione per l'Energia, Reti e Ambiente di un nuovo metodo tariffario in materia di rifiuti per omogeneizzare la determinazione delle tariffe Tari a livello nazionale per l'anno 2020 e alla norma nazionale che concede ai Comuni di confermare per il 2020 le tariffe Tari 2019 e procedere poi alla determinazione dei costi secondo le indicazioni dell'Autorità, entro la fine dell'anno, in conseguenza dell'emergenza sanitaria.

 
 

La differenza tra i costi derivanti dal Piano Economico Finanziario approvato a fine anno e quelli 2019 sarà poi determinata e si procederà ad un eventuale conguaglio da chiedere al massimo in tre annualità. In questo modo - ha sottolineato Panini - «il Comune intende valorizzare ogni possibile risparmio di spesa del corrente esercizio finanziario e non appesantire per il 2020 le tariffe Tari e il bilancio, già condizionato da una forte riduzione delle entrate in conseguenza dello stato di emergenza dovuto all'epidemia da Covid-19». Panini ha ricordato inoltre che la legge ha poi previsto delle agevolazioni per le utenze non domestiche che per l'emergenza da coronavirus sono state interessate da periodi di chiusura.

«Oggi diamo conto al Consiglio e alla città della reale situazione amministrativa fugando voci non fondate e ripristinando i fatti e un legittimo confronto politico. A parità di regole siamo molto meglio nei bilanci della Giunta Iervolino. Oggi riportiamo a verità un dibattito da catecumeni» ha sottolineato il vicesindaco Panini. Il documento contabile, approvato dalla Giunta «presenta - ha sottolineato Panini - nonostante un anno ancora caratterizzato dal permanere di una politica di tagli dei trasferimenti da parte del Governo, un risultato di amministrazione che rappresenta l'equilibrio fra entrate e spese nell'anno 2019, ovvero tra riscossioni e pagamenti, con un segno positivo pari a 1.760.000.000 euro mentre il disavanzo da recuperare, rispetto al 2018, conseguente alla definizione del Piano di rientro dalla condizione di ente in predissesto, definita nel 2013, a pochi mesi dall'avvio dell'attività della Giunta de Magistris, e dal riaccertamento straordinario, a seguito dell'introduzione della contabilità armonizzata, diminuisce contabilmente di 37 milioni di euro con un sostanziale effetto di recupero pari ad oltre 7 milioni di euro».
Un risultato che - come evidenziato - «risente della mancata vendita della rete del gas, la cui alienazione è stimata in circa 34 milioni di euro, slittata al 2020 in conseguenza di una sentenza del Tar Campania e che permane positivo anche sottraendo per intero il Fondo Anticipazioni Liquidità che, al 31 dicembre 2019, è pari a 995.117.073 euro». Nella relazione Panini ha sottolineato che il rendiconto è «influenzato negativamente» da voci non finanziarie che sono rappresentate dalle quote dei fondi accantonati e vincolati che determinano i seguenti disavanzi: la massa degli accantonamenti messi a garanzia di entrate differite nel tempo secondo le regole della «contabilità armonizzata» entrate in vigore nel 2015, che sono pari a 2.817.489.634; le somme vincolate «perché destinate esclusivamente a determinate finalità» pari a 561.127.618 euro. «Il risultato 2019, per la parte relativa alle quote accantonate e vincolate risente - ha affermato l'assessore - delle decisioni della Corte Costituzionale che ha considerato incostituzionale una precedente norma di legge, relativa alla modalità di contabilizzazione del Fondo Anticipazione di Liquidità. Il rendiconto 2019 è stato reso coerente con quanto previsto dalla citata sentenza andando a rideterminare i diversi disavanzi dal 2015 con la considerazione del Fondo citato». Panini ha inoltre ricordato che il 2019 è stato l'anno delle assunzioni di 337 vincitori del concorso Ripam e di 200 stabilizzazioni di LSU, del «forte potenziamento» della dotazione organica dell'area riscossione ed entrate a partire dal mese di agosto, della sottoscrizione di un contratto quinquennale con Napoli Servizi, della conferma, «in assenza della gara regionale per il trasporto locale», del contributo pari a 54milioni di euro per Anm. «È da evidenziare - ha aggiunto - che il permanere del taglio nei trasferimenti dello Stato, il cambiamento delle regole in corsa, tra cui l'introduzione dell'armonizzazione contabile a cui non ha fatto seguito una rivisitazione della disciplina degli enti in predissesto, rappresentano degli ostacoli oggettivi che ogni anno rallentano il rientro dal disavanzo». 


Il Consiglio comunale ha approvato altresì la delibera relativa alle modifiche della scadenza del pagamento della tassa di soggiorno e la delibera relativa al differimento dei termini di scadenza per il pagamento nel 2020 del canone sostitutivo dell'imposta comunale sulla pubblicità. Entrambe le delibere sono state illustrate dall'assessore al Bilancio, Enrico Panini. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, Panini ha spiegato che «questo atto nasce dalla richiesta di albergatori e operatori turistici su cui l'emergenza coronavirus ha fortemente inciso dal punto di vista degli introiti e delle aspettative». Con il sì alla delibera, il pagamento della tassa di soggiorno passa da mensile a trimestrale. Non hanno partecipato al voto il M5s, il Pd e La Città. Voto contrario di Forza Italia, Fratelli d'Italia, Napoli popolare e la consigliera Ulleto del Gruppo misto.
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