Napoli, ospedali nel caos: cambiano i vertici della sanità

Napoli, ospedali nel caos: cambiano i vertici della sanità
di Ettore Mautone
Venerdì 15 Febbraio 2019, 07:30
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Era nell'aria che qualcosa dovesse cambiare nei ruoli di vertice degli ospedali della Asl Napoli 1 con l'arrivo al timone di Ciro Verdoliva. L'ex manager del Cardarelli, a meno di una settimana di distanza dall'insediamento e dopo i giorni spesi nelle ispezioni dei principali ospedali, fa scattare i primi avvicendamenti nei ruoli chiave.

E così al vertice sanitario del San Paolo arriva Nunzio Quinto. Direttore sanitario di lungo corso ha già coordinato la fase di start-up dell'Ospedale del mare ma finito al Loreto mare. A lui spetta ora guidare il presidio di Fuorigrotta per il rilancio dell'assistenza nella zona ovest della città. Il San Paolo, al pari del San Giovanni Bosco e del Pellegrini, nel piano ospedaliero è configurato come dipartimento di emergenza di I livello con numerose discipline mediche e chirurgiche sovrapposte all'emergenza. Quinto prende il posto di Michele Ferrara che lo avvicenda al Loreto Nuovo al quale è annesso il Capilupi di Capri. Il Loreto nonostante sia stato rimaneggiato a pronto soccorso di base con pochi aggiustamenti di personale e tecnologici (il potenziamento della guardia cardiologica, l'istituzione di quella neurologica) potrebbe offrire subito una migliore qualità di cure alla popolazione del centro storico che difficilmente si abituerà a raggiungere l'Ospedale del mare.
 
Il secondo cambio riguarda la direzione sanitaria del San Giovanni Bosco. Qui Giuseppe Matarazzo non passa indenne la graticola delle formiche e viene relegato nelle retrovie a capo del dipartimento assistenza anziani. Al suo posto c'è il ritorno di Vito Rago. Un igienista che ha già diretto il San Giovanni Bosco con un interludio all'ospedale San Paolo ma messo fuori gioco dopo la Legionella nelle vecchie tubature di Fuorigrotta. A vantaggio di Rago ci sono aver affrontato e risolto il primo episodio di invasione di formiche proprio al San Paolo e aver stilato il programma per l'avvio del Triage al pronto soccorso della Doganella. Obiettivi centrali nel nuovo mandato.

Ai due avvicendamenti corrispondono altrettante conferme: la prima riguarda quella di Mariella Corvino che resta alla guida del Pellegrini e degli Incurabili nonostante il caso della morte di Anna Siena, la recente visita del ministro della Salute e la recentissima sospetta invasione di blatte in un bagno del pronto soccorso. Conferma anche per Giuseppe Russo alla guida dell'Ospedale del mare che da direttore di struttura complessa conserva anche il timone del Dipartimento assistenza ospedaliera della Asl.

Analogo valzer di poltrone investe le direzioni amministrative. Qui, tranne Enrico Aversano, dirottato al San Paolo dal Vecchio Pellegrini, la nuova squadra veste tutta di rosa. Al Pellegrini e Incurabili s'insedia Maria Rosaria Baldassarre, già direttore all'Ascalesi. All'Ospedale del mare va invece Angela Maddalena che si era finora distinta nello staff di Mario Forlenza. Dovrà ora garantire continuità nella complessa macchina dell'ospedale di Ponticelli. Al San Giovanni Bosco giunge Giuseppina Morgera finora impiegata al San Paolo. Alla più tranquilla piazza del Loreto approda infine Ornella Nappi finora all'Ospedale del mare. Come commissario straordinario amministrativo (in diretta collaborazione con Verdoliva) sarebbe infine stato nominato Ferdinando Memoli già nei ruoli a Salerno e al Santobono. Per il commissario sanitario si pesca anche fuori regione, in Sicilia (pare).

Per Verdoliva si tratta di una prima mossa di rinnovamento, accolta tiepidamente dai sindacati. «Tutto cambia affinché nulla cambi» commenta su Facebook Antonio Eliseo, sindacalista della Cgil. «Le carte vengono rimescolate con gli stessi nomi mentre dovrebbero restare in sella per almeno tre anni» aggiunge un dirigente del San Paolo. «Il rinnovamento - commenta Carlo Melchionna, segretario provinciale dell'Anaao - non si deve limitare alla rotazione dei direttori sanitari e amministrativi. Dobbiamo completare gli organici scorrendo rapidamente le graduatorie e bandendo i concorsi per essere operativi entro pochi mesi». Dello stesso parere Giuseppe Galano leader degli anestesisti. «È ancora presto per esprimersi - conclude Ermanno Scognamiglio della Cimo - ma nell'ultimo decennio l'eccesso di turnover ha riguardato proprio manager e direttori di presidio. Positivo è il fatto che Vedoliva ci ha prontamente convocati». Convocazione fissata per il 20 febbraio presso la sede della direzione generale al Frullone, alle 10,30 con il comparto e alle 14 con la dirigenza medica.
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