Napoli, ospedali senza lenzuola: il Cardarelli va in tilt e la Regione denuncia

Napoli, ospedali senza lenzuola: il Cardarelli va in tilt e la Regione denuncia
di Ettore Mautone
Giovedì 23 Maggio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 11:32
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Poche lenzuola negli ospedali di Napoli: la Regione Campania (direzione Salute), presenterà un esposto-denuncia per interruzione di pubblico servizio in merito alla protesta di alcuni lavoratori dell'American Laundry, che hanno bloccato per un giorno la consegna della biancheria in alcuni ospedali. A darne notizia una nota della Regione che precisa: «Non si sono registrate emergenze. Le direzioni delle strutture interessate si sono immediatamente attivate e hanno gestito in maniera efficace le diverse situazioni venutesi a creare a cominciare dal Cardarelli». «Si sono invece immediatamente diffuse notizie totalmente false, con aggressioni mediatiche - continua la nota - volte ancora una volta a screditare a livello nazionale la Sanità campana e il lavoro che si sta facendo. La notizia non è che negli ospedali campani mancano le lenzuola, ma che una ditta, colpita da un'interdittiva della Prefettura, ha messo in campo una protesta irresponsabile con azioni che appaiono al di fuori di qualsiasi norma. Si continua a combattere per la legalità, per la trasparenza, per il rispetto delle regole e contro ogni tipo di ricatto».
 
In effetti come anticipato ieri dal Mattino - e approfondito dall'intervista a uno dei commissari della Laundry - le forniture erano state garantite con il contagocce grazie al ricorso ad altre ditte addirittura provenienti da Catanzaro ma anche la raccolta della biancheria sporca, presso ciascuna azienda, era poi risultata difficoltosa a causa dello sciopero. Da qui la denuncia martedì, sempre in Procura, anche da parte del trio dei commissari della Laundry che hanno rappresentato anch'essi all'autorità giudiziaria la situazione critica determinatasi a danno degli ospedali di Napoli. Una penuria di lenzuola per le degenze e di kit sterili per le sale operatorie, conseguenza della consegna a singhiozzo della fornitura (poi bloccata del tutto martedì). Uno snodo che ha causato disservizi per circa 24 ore con carenze registrate in alcuni ospedali (all'Ospedale del mare sono stati utilizzati teli verdi da sala operatoria, al Cardarelli concentrate le attività nelle urgenze ecc.) e qualche riverbero anche in tutti gli altri ospedali napoletani. Spie accese di una situazione che poteva diventare esplosiva come puntualmente rappresentato. Uno stop dovuto alll'occupazione della sede aziendale della Laundry da parte dei lavoratori in sciopero. Una crisi ora superata con il ritorno al lavoro degli dipendenti dell'azienda di Melito e anche grazie alle forniture straordinarie (sufficienti solo per una quota del fabbisogno) assicurate dalla ditta privata individuata dai Commissari che anche ieri ha consegnato lenzuola e biancheria pulita per recuperare sulle scorte.

Una situazione tornata gradualmente alla normalità da ieri mattina quando, dopo la temporanea rimodulazione delle attività programmate e differibili al Cardarelli c'è stato il ripristino di tutte le attività. «La società esterna - dice una nota del Cardarelli riferendosi al fornitore calabrese - in ogni caso ha assicurato una prima fornitura già nella serata di ieri (martedì ndr), e ulteriori consegne sono state effettuate nella giornata di oggi (ieri ndr). Tutte le attività sono state dunque prontamente ripristinate». Così anche all'ospedale del mare, al Santobono, all'Azienda dei colli. ai due Policlinici e al Pascale. Un sospiro di sollievo per tutti per aver superato una crisi di cui occorre tenere conto comunque anche nelle prossime settimane, per attraversare senza ulteriori scossoni, disagi e rischi, la delicata fase di passaggio dal vecchio al nuovo fornitore. La American Laundry, entro giugno, dovrà infatti farsi da parte per il subentro della Hosptal service di Chieti, seconda in graduatoria nell'originaria gara vinta dalla Laundry, cui la Soresa, la Società unica regionale per gli acquisiti delle Asl, ha attribuito il servizio dopo il tavolo in Prefettura.

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