Napoli, via alla prima conferenza dei ministri della Cultura del Mediterraneo

Napoli, via alla prima conferenza dei ministri della Cultura del Mediterraneo
Giovedì 16 Giugno 2022, 18:25 - Ultimo agg. 26 Marzo, 19:11
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Con tre sessioni tecniche preparatorie dedicate alla cultura come fattore di pace e di sicurezza, alla cultura come elemento per la crescita sostenibile e la transizione verde e alla cultura in un mondo in transizione, ha preso a Napoli, nelle grandi sale di Palazzo Reale, la prima conferenza dei ministri della Cultura del Mediterraneo.

In attesa dei ministri degli esteri Luigi Di Maio e della cultura Dario Franceschini e della curatrice della Biennale arte 2022 Cecilia Alemani attesi nel tardo pomeriggio per la cerimonia inaugurale del summit, tecnici ed esperti delle delegazioni di 30 Paesi della regione sono già al lavoro insieme con i rappresentanti delle organizzazioni internazionali del settore. Obiettivo, mettere a fuoco la diplomazia culturale in una regione strategica per gli equilibri globali, ma anche arrivare a strategie e azioni congiunte per tutelare e valorizzare la cultura, intesa come bene comune e lanciare «l'Iniziativa di Napoli» per la collaborazione culturale nel Mediterraneo.

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Nei tre panel aperti da questa mattina si parla di protezione del patrimonio culturale dai danni generati da crisi internazionali e dai traffici illeciti ma anche di lotta al cambiamento climatico e del ruolo della cultura nello sviluppo sostenibile e nel raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E poi ancora della formazione di artisti e professionisti della cultura.

Tra i risultati a cui si punta, l'istituzione di nuovi programmi dell'Unione Europea dedicati al sostegno della cultura nel Mediterraneo sulla base degli obiettivi strategici della Nuova Agenda Europea per la Cultura e della Nuova Agenda per il Mediterraneo.

Temi che confluiranno poi nella dichiarazione finale che verrà firmata domani pomeriggio al termine della Sessione Plenaria. Tutela del patrimonio culturale e lotta ai traffici illeciti, ha ricordato ieri Franceschini inaugurando a Roma il nuovo Museo dell'arte salvata, «Sono terreni sui quali l'Italia esercita da decenni un ruolo di leadership internazionale, ed è giusto che lo rivendichi»

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