«No alla pista ciclabile», la rivolta dei commercianti del Rettifilo

«No alla pista ciclabile», la rivolta dei commercianti del Rettifilo
di Valerio Esca
Mercoledì 3 Aprile 2019, 11:30
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Commercianti in rivolta a Corso Umberto. Sono oltre cento gli imprenditori che hanno sottoscritto una petizione al sindaco de Magistris per dire «no al progetto di pista ciclabile al Rettifilo» e per «denunciare la gravità della situazione in cui versa l'area, che da molti anni vive una situazione di lento ma inesorabile degrado». Scende in campo al fianco degli operatori Confcommercio: «Questa situazione tuona il direttore generale Pasquale Russo - che si protrae da molti anni aggravandosi ogni giorno di più, sta generando non solo un disagio insopportabile per operatori e residenti, ma anche un serio danno all'immagine turistica della città, data la vicinanza del centro antico e della stazione».
 
Il Comune di Napoli, insieme alla seconda Municipalità, sta vagliando da diversi mesi il progetto per la realizzazione di una pista ciclabile per entrambi i sensi di marcia. In sostanza al posto delle attuali strisce blu, che si trovano proprio davanti ai diversi esercizi commerciali di Corso Umberto. I commercianti, nella petizione, chiedono, non solo al primo cittadino, ma anche al vicesindaco con delega al Commercio Enrico Panini, all'assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese e al presidente della Municipalità Francesco Chirico «la sospensione immediata del progetto e la convocazione urgente di un tavolo con i rappresentanti di categoria per concordare un piano di riqualificazione che tenga conto delle priorità reali per fermare il degrado e restituire al corso Umberto la sua dignità di punto di riferimento per l'intera città».

A Palazzo San Giacomo, oltre alla petizione sottoscritta dai commercianti, è stata inviata una missiva del commissario di Confcommercio Campania Giacomo Errico, nella quale si denuncia la difficoltà delle circa 180 attività commerciali che resistono «con difficoltà». Basti pensare alle tante chiusure di questi ultimi anni, «nonché aggiunge Errico - il decadimento dell'arredo urbano e del verde, il malfunzionamento della raccolta dei rifiuti, la microcriminalità sempre più aggressiva, la mancanza di aree di sosta regolari». Il commissario regionale dell'Ascom sottolinea ancora: «Resta irrisolto il problema dell'accessibilità per i disabili e dell'abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, dobbiamo perciò manifestare al Comune tutto il nostro sconcerto e la nostra preoccupazione per l'annunciato progetto di realizzazione di piste ciclabili lungo entrambi i marciapiedi. Tale intervento non risulta collegato ad un piano di riqualificazione complessiva del Corso».
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