Napoli, primarie con «regalini». Cantone: non c'è reato, ma le elezioni vanno tutelate con regole certe

Napoli, primarie con «regalini». Cantone: non c'è reato, ma le elezioni vanno tutelate con regole certe
di Francesco Lo Dico
Martedì 8 Marzo 2016, 11:19
1 Minuto di Lettura

«I dubbi episodi che affiorano dalle primarie napoletane sono senz'altro deplorevoli ma non sono perseguibili come reati. E in ogni caso non devono offuscare l'importanza di un grande strumento democratico, che per essere meglio tutelato dovrebbe essere normato con maggiore rigore». 

Raffaele Cantone, magistrato e presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, non vede nei preoccupanti fotogrammi diffusi da «Fanpage» possibile materia per i nostri tribunali.Presidente, i presunti brogli emersi domenica ai seggi potrebbero essere perseguiti come reati?
«L'ipotesi è totalmente da escludere. Si tratta di consultazioni che hanno carattere del tutto privatistico. Immaginare un'azione penale per fare luce sugli episodi sospetti è pertanto impensabile. Sarebbe come aprire un fascicolo sulle regole interne di una bocciofila».

Dal video diffuso in rete, emerge che qualche esponente del Pd paga del denaro ai votanti per orientarne la scelta. Impossibile parlare di voto di scambio?
«Quello delle primarie è un sistema autoregolamentato. Non c'è una legge nazionale che ne configuri le regole e ne tuteli i meccanismi da possibili abusi. Appellarsi a possibili irregolarità, da un punto di vista squisitamente giuridico, è del tutto inutile».

L'INTERVISTA COMPLETA SUL MATTINO IN EDICOLA ED EDIZIONE DIGITAL
© RIPRODUZIONE RISERVATA