Napoli, pressing su de Magistris: «Per la De Majo delega al turismo»

Napoli, pressing su de Magistris: «Per la De Majo delega al turismo»
di Luigi Roano
Domenica 28 Ottobre 2018, 09:00 - Ultimo agg. 13:16
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Il secondo tempo del rimpasto inizierà sin da domani anche se in realtà è una partita - quella dei cambi - mai interrotta. Da domani il sindaco Luigi de Magistris tornerà a incontrare i gruppi consiliari della maggioranza per capire se c'è una rinnovata disponibilità nell'accettare le famose deleghe. E ci sono quelli di Agorà e di demA che non intendono tirarsi indietro. Eleonora De Majo si è vestita di arancione ma è un esponente di spicco di Insurgencia insieme al suo compagno Egidio Giordano, e punta ad avere la delega al turismo. Proprio lei che recentemente ha posto il problema che «i troppi turisti nel centro storico» farebbero perdere identità a Napoli. Tesi al limite del surreale considerato i benefici che stanno portando i turisti in termini finanziaria. Da valutare - invece - la posizione degli Sfastriati e anche di Sinistra in Comune. E de i Riformisti democratici di Gabriele Mundo che ambisce al commercio. Sullo sfondo restano i malumori di un bel po' di assessori e anche la serenità dell'ex vicesindaco Raffaele Del Giudice è almeno minata. Il Mr Wolf della giunta arancione - ieri già era al lavoro sul pianeta rifiuti - di problemi ne ha risolti tanti a de Magistris: da Asìa a Sapna passando proprio per la giunta prendendosi l'eredità pesante di Tommaso Sodano nel pieno di una rissa tra assessori, ha fatto da scudo alle difficoltà dell'ex pm. Eppure non è bastato per restare numero due a Palazzo San Giacomo. Del Giudice si è immerso subito nel lavoro, ma quando la frenesia sfumerà probabilmente i conti non torneranno nemmeno a lui. Soprattutto se non sarà mantenuta la promessa fatta dall'ex pm di essere il prossimo candidato sindaco.
 
Due - dunque - le questioni più spinose e riguardano demA con la De Majo e Agorà. Iniziamo da qui, perché i tre consiglieri, Ciro Langella il capogruppo, Nino Simeone presidente della commissione trasporti e Carmine Sgambati hanno un piano di richieste bene precise. Valer a dire che accetterebbero tre deleghe: trasporti (Simeone), mobilità (Langella) e polizia municipale (Sgambati). Nella sostanza significherebbe inertizzare Mario Calabrese, l'assessore che ha la delega ai trasporti e alla mobilità e protetto da Attilio Auricchio il capo di gabinetto e direttore generale. E andare a prendersi quello che fino a ieri era il core business di Alessandra Clemente, i vigili urbani. Ma da ieri la Clemente è assessore al patrimonio e dovrà concentrarsi sulla dismissione immobiliare per abbattere il debito del Comune e tacitare la magistratura contabile. Sarà d'accordo la giovane assessora targata demA? A Calabrese resterebbero - si fa per dire - solo i lavori pubblici rogna comunque tostissima. Ma il docente universitario accetterebbe due decurtazione della sua delega comunque pesanti? E questo è il primo braccio di ferro, perché in Agorà sono disposti ad andare fino in fondo. Passiamo a Insurgencia, alla De Majo, la consigliera della «Turistificazione», ovvero dei troppi turisti che in qualche modo nuocciono alla città e al centro storico, verrebbe premiata dal sindaco proprio con la delega al turismo in danno di Nino Daniele. Al quale resterebbe la cultura, e chissà cosa ne pensa l'assessore che politicamente non ha mai amato demA e da questo punto di vista si ritiene indipendente. In ogni caso la De Majo sarebbe l'ennesimo esponente di Insurgencia sugli scudi e nel cuore della rivoluzione arancione.

Mario Coppeto, il capogruppo ha annunciato una conferenza stampa per mercoledì per dire come il suo gruppo si posiziona su questo rimpasto. «Noi non siano rappresentati in questa giunta - inizia Coppeto - ed è ormai un anno da quando Ciro Borriello è passato in demA. É l'ultimo rimpasto di questa epoca e di de Magistris. Ho rispetto per il sindaco e soprattutto dei cambi di deleghe che ha fatto, mi auguro che la Clemente spinga forte sul patrimonio. La Sinistra lancia la sua sfida sul programma di fine mandato, dobbiamo lavorare sulle questioni amministrative in sospeso»

Perché la riflessione della Sinistra si concluderà proprio mercoledì? Chissà forse la speranza di Coppeto e del suo gruppo è che il sindaco possa per quel giorno far dimettere dal Consiglio Pietro Rinaldi, di demA e che ha lasciato Sinistra in comune, e collocarlo come capo di gabinetto in Città metropolitana al posto di Alessandro Nardi. Vero tessitore di quasi tutte le alleanze degli arancioni, almeno quelle che reggono. In questo modo Coppeto recupererebbe un consigliere comunale che gli serve per gli equilibri interni.
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