Furia Napoli su de Magistris:
«In curva con i tifosi più discussi»

Furia Napoli su de Magistris: «In curva con i tifosi più discussi»
di Fulvio Scarlata
Sabato 25 Agosto 2018, 08:00 - Ultimo agg. 26 Agosto, 09:06
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«Il sindaco degli innumerevoli disastri amministrativi polemizza con il Calcio Napoli e strizza l'occhio a frange opache e discusse della tifoseria»: dopo che per giorni Luigi de Magistris e l'assessore Ciro Borriello hanno sparato a palle incatenate sulla società azzurra arriva una replica incandescente degli uomini di Aurelio de Laurentiis. «Il sindaco usa una tecnica collaudata: per nascondere inadempienze e ritardi della sua cattiva amministrazione fomenta critiche verso la società e il suo presidente, creando divisioni che non contemplano il bene della squadra e il suo successo».

Ormai è scontro totale tra il Comune e il Calcio Napoli. Che esplode alla vigilia dell'esordio casalingo della squadra, stasera con il Milan. Le staffilate ormai vanno avanti da mesi, su crediti e debiti vantati dall'ente e dalla società, sulla convenzione non firmata, sui lavori al San Paolo. Con messaggi al limite dell'offesa tra de Magistris e De Laurentiis.

Negli ultimi giorni, però, era stato Palazzo San Giacomo a far risalire la tensione. Giovedì sera il sindaco aveva comunicato che sarebbe andato in curva B «per non sedermi accanto a De Laurentiis dopo i reiterati e offensivi attacchi alla città e ai napoletani». Ieri sera la replica della società: «L'unico a offendere Napoli è il sindaco con i suoi disastri amministrativi: dal sudiciume di una città invasa dai rifiuti alla incapacità di vendere i beni pregiati del patrimonio, salvo consentire alla partecipata Mostra d'Oltremare di svendere l'Arena Flegrea, dal disastro dei trasporti perpetrato al cospetto di turisti inorriditi da un simile livello di inefficienza, alla incapacità di chiudere i cantieri, come dimostra con irrefutabile e imbarazzante evidenza via Marina».

Secondo il Calcio Napoli «il sindaco trova il tempo per polemizzare, con querula civetteria, con il presidente strizzando l'occhio alla sedicente curva B, espressione usurpata in deliranti comunicati da frange opache e discusse della tifoseria, da cui la società ha da tempo preso le distanze e che non rappresentano i tantissimi tifosi per bene che affollano lo stadio, compresa la curva B, a sostegno della squadra». Un attacco in piena regola in cui si stigmatizza la «tecnica collaudata» del sindaco di spostare l'attenzione per «nascondere la cattiva amministrazione anche sul tema dello stadio: basti pensare al caso dei seggiolini, che tre anni fa un Comune in dissesto millantava di realizzare con il fantomatico ricorso al Credito Sportivo, salvo essere con ignominia sbugiardato dai fatti».

De Laurentiis ha gioco facile a smascherare un sofisma di de Magistris che trasforma ogni critica alla sua persona e alla sua amministrazione in un attacco alla città «ma il presidente - ribadisce il comunicato del Napoli non attacca la città e i napoletani ma ha criticato una pessima gestione, soprattutto sul tema dello stadio, che, caso unico in Italia, da anni versa per esclusiva responsabilità del sindaco in una situazione di umiliante degrado, creando alla società e alla città un enorme danno di immagine: quando arrivano squadre europee blasonate, abituate a impianti di eccellenza, sarà inevitabile provare un sentimento di profonda vergogna per le condizioni del San Paolo».
 
Come era apparso evidente fin dall'esplodere delle prime polemiche, De Laurentiis ha trovato un solido alleato nella Regione che ha stanziato ulteriori fondi per i lavori essenziali per mettere lo stadio in condizioni di rispettare le prescrizioni dell'Uefa e partecipare alla Champions. E infatti la società elogia «l'intervento della Regione e del presidente De Luca grazie al quale sarà possibile sostituire i seggiolini del San Paolo, cosa che non solo il Comune non ha fatto, ma, in un ridicolo impeto di inconcludente esaltazione, ha impedito di fare al Calcio Napoli. Ma non si sa ancora con certezza quali lavori saranno fatti, con quali tempi, con quali soldi, il che impedisce perfino di programmare la vendita degli abbonamenti».

Lo scontro ormai è incandescente. Ed è a tutto campo. Infatti la società azzurra ridicolizza «chi riduce la politica a piccole beghe di cortile» per ricordare che «grazie al lavoro svolto dal presidente De Laurentiis il Napoli genera interesse nazionale e internazionale, crea posti di lavoro, produce un'economia indotta rilevante. La pulsione populistica del sindaco indica come una macchia il saper produrre utili. Sapesse lui e la sua giunta generare utili nella gestione comunale si potrebbe assicurare almeno qualche servizio decente. Ogni nostro utile è reinvestito, a conferma di quanto il presidente tenga alla città di Napoli, ai napoletani e ai tifosi veri».

De Magistris, impegnato in un dibattito in Calabria, non ha voluto replicare al comunicato del Napoli.
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