Lite Napoli-Comune, pagano solo i tifosi: tutti a casa a piedi dopo il Milan

Lite Napoli-Comune, pagano solo i tifosi: tutti a casa a piedi dopo il Milan
di Paolo Barbuto
Lunedì 27 Agosto 2018, 08:00 - Ultimo agg. 16:48
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Sapete cosa succede quando una società calcistica è in rotta con un'amministrazione comunale per via di una convenzione sulla concessione dello stadio? Succede che i tifosi al termine di una partita serale restano a piedi perché in tutta la città circolano appena quattro autobus, due soli dei quali raggiungono la zona dello stadio.

Se pensate che le prime righe di questo articolo siano sconclusionate dovete avere la pazienza di continuare a leggere: scoprirete perché tra i due litiganti, sabato notte, hanno pagato i tifosi.
 
Succede che il Comune e il Calcio Napoli si stanno scontrando per la firma di una convenzione per lo stadio San Paolo. I dettagli sarebbero troppo lunghi e forse anche noiosi. Sappiate solo che, all'interno della convenzione c'è un passaggio: lo straordinario ai vigili che vengono impiegati nei servizi intorno allo stadio lo pagherà il Comune; le spese extra per garantire i trasporti per i tifosi se li accollerà la società sportiva.

Sapete tutti che la convenzione non è stata firmata. E allora cose è successo? Che la linea 2 della Metro non è rimasta attiva perché il Comune non ha chiesto alle Ferrovie di tenere i treni in servizio pagando il corrispettivo economico, che la Cumana ha concluso il servizio prima della fine del match perché il Comune non ha chiesto ad Eav di prorogare le corse in cambio di un adeguato corrispettivo economico.

Ed è successo pure che l'Anm, che durante l'estate ha drammaticamente ridotto le corse, ha mantenuto i percorsi abituali. Quei percorsi ad agosto prevedono il notturno di quattro autobus in servizio urbano, due soli dei quali destinati alla linea N1 che parte da piazzale Tecchio e raggiunge via Brin. Ecco, solo quei due autobus si sono fatti trovare ad accogliere i 35mila del San Paolo all'uscita dal trionfale match contro i rossoneri milanisti: «È una vergogna, la città è ostaggio della strafottenza», ha tuonato Nino Simeone, presidente della commissione trasporti del Comune riferendosi ai vertici dei trasporti cittadini che hanno abbandonato i tifosi nella notte dopo la partita.

Di parole decisamente più feroci ne ha vomitate il web nella notte fra sabato e domenica: i tifosi si sono sfogati lanciando maledizioni e parolacce all'indirizzo di chi li aveva lasciati per strada senza possibilità di rientrare. A fine gara in tanti sono rimasti in attesa alle paline di Fuorigrotta: quando la notte era ormai avanzata tutti hanno capito che non c'era nulla da fare e si sono incamminati a piedi. Nella galleria Laziale colonne di tifosi, tra i quali anche un gruppo di bambini che ha raggiunto casa a piedi.

Proprio il web, però, avrebbe dovuto far comprendere qual era la tempesta che stava per abbattersi sui tifosi nel dopogara. Già venerdì pomeriggio l'assessore comunale allo sport, Ciro Borriello, aveva postato sulla sua pagina Facebook un messaggio ben chiaro: «Leggo delle difficoltà nei trasporti serali... Ricordo che si dovrebbe chiedere a Eav e Ferrovie (cumana e linea 2 non sono gestite dal comune). Cosi solo per chiarezza, nella più discussa convenzione del secolo, i trasporti erano a carico della Ssc Napoli...».

Insomma, nulla di più palese: niente convenzione, niente trasporti, tutto (secondo Borriello) per colpa di De Laurentiis che non accetta la convenzione.
Nella querelle è intervenuto anche Umberto De Gregorio, vertice di Eav che ha tenuto ferma la Cumana: «Nessuno ci ha chiesto di mantenere linee per il dopopartita», ha spiegato ieri. Però proprio De Gregorio venerdì pomeriggio aveva lasciato un commento al post dell'assessore Borriello: «Eav è pronto a discutere ed a fare la sua parte in spirito di collaborazione». E in risposta a questo messaggio è planato finanche l'assessore ai trasporti Mario Calabrese ironizzando «Ci darai i tuoi servizi gratis?».

Così, tra un post e un messaggino, il tempo è passato, nessuno ha fatto nulla e i tifosi sono rimasti a piedi. Adesso è tutto più chiaro?
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