«Non tradisco il Sud», è scontro Fico-de Magistris

«Non tradisco il Sud», è scontro Fico-de Magistris
di Luigi Roano
Domenica 27 Maggio 2018, 08:30
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«Non tradirò mai il Sud, è impossibile». Il presidente della Camera Roberto Fico - in visita al salone del libro nella sua Napoli - è molto deciso nel respingere le parole del sindaco Luigi de Magistris il quale, appena 24 ore prima, a proposito del governo targato M5S-Lega aveva detto: «Il M5S ha preso i voti al Sud perché in campagna elettorale si era detto mai con la Lega. Così gli elettori sono stati traditi».
 

Il botta e risposta a distanza è stato piuttosto articolato, Fico è napoletano esattamente come l'ex pm ed è naturale che certi argomenti lo stuzzichino. Pur senza mai citare il sindaco, il presidente della Camera puntualizza: «Il Sud - dice - è elemento fondamentale e fondante, come tutta Italia. Le cose vanno distribuite su tutto il territorio nazionale, non c'è ombra di dubbio su questo. Qualsiasi governo deve per forza fare questo, perché il Sud è l'opportunità di sviluppo maggiore che c'è in Italia e nel panorama europeo». Fico - che è stato candidato al Comune in alternativa proprio a de Magistris nel 2011 - fa un ragionamento anche politico e non solo come terza carica dello Stato: «Sia Di Maio che Salvini hanno detto che è un contratto e non un'alleanza. Sono due cose molto diverse. Il Movimento va per la sua strada. Fa parte della dialettica parlamentare per la ricerca della formazione di una maggioranza, così come il percorso del presidente della Repubblica ha giustamente indicato. È tutto nelle prerogative costituzionali ed è in questo ambito che ci stiamo muovendo. Io non tradirò mai il Sud. È impossibile».
 
A meno di un chilometro di distanza più o meno contemporaneamente il sindaco stava chiudendo il congresso del suo movimento, demA, è tornato sull'argomento Sud e formazione del Governo e si è lasciato scappare un commento abbastanza salace: «Il Governo? Ne parlerò quando si formerà, ma a me non piace il metodo di reclutamento di Casaleggio. Ve lo dice uno - conclude - che da magistrato ha avuto a che fare con gli incappucciati». Insomma, tra Fico e de Magistris un primo vivace scambio di battute nell'esordio di questa nuova legislatura. C'è da dire che l'ex pm da un po' di tempo cerca una sponda istituzionale con i pentastellati sulla questione del debito cosiddetto «storico» che vede il Comune appesantito per almeno 260 milioni da debiti provenienti dal passato. I Cinquestelle - in verità - prima che venisse a galla il patto con la Lega hanno formulato un documento con il quale hanno dimostrato sensibilità per l'argomento anche perché amministrano città importanti, su tutte Roma e Torino, che sono gravate dallo stesso problema. De Magistris, probabilmente, teme che il patto gialloverde possa far finire nel dimenticatoio le buone intenzioni di salvare i Comuni dal crac: sono tanti e la maggior parte collocati sul tacco dell'italico stivale. Si sa che Salvini e le sue truppe non è che abbiano particolare simpatia per il meridione, esclusi i periodi di campagna elettorale è difficile vedere leghisti con il loro foulard verde in giro per Napoli. L'argomento Comuni potrebbe tornare di moda stasera. In un faccia a faccia non programmato ma ipotizzabile. Visto che Fico e de Magistris potrebbero incontrarsi a cena a Marechiaro. Sono entrambi attesi al battesimo di una pizzeria che ha una griffe famosa, «Cicciotto». E, secondo quello che trapela, i loro tavoli non sarebbero così lontani. L'ultima volta che si sono visti è stato proprio a Marechiaro in occasione della sagra di quel pezzo di Napoli famoso in tutto il mondo. Magari si parleranno sotto la famosa fenestella che, si sa, illanguidisce anche il più duro dei cuori.
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