Napoli, Manfredi sullo Ius Scholae: «Cittadinanza ai ragazzi che hanno studiato in Italia»

Napoli, Manfredi sullo Ius Scholae: «Cittadinanza ai ragazzi che hanno studiato in Italia»
Giovedì 30 Giugno 2022, 14:50
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«Dare la cittadinanza ai ragazzi che sono nati e che hanno studiato in Italia è una battaglia importante sia per ridurre le discriminazioni che per affrontare il tema demografico». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in relazione allo Ius Scholae, a margine della presentazione del pride che si svolgerà sabato 2 luglio in città.

Secondo Manfredi, «abbiamo tanti ragazzi che si formano nelle nostre scuole, che partecipano alla vita pubblica dei territori, che danno il loro contributo al paese e che potrebbero dare ancora di più se si sentissero pienamente cittadini. Del resto - ha aggiunto - questo è l'esempio seguito da altri paesi che hanno costruito la loro fortuna sul talento e le capacità dei giovani immigrati». Il sindaco di Napoli ha evidenziato inoltre che «collegare la cittadinanza allo studio è molto utile anche perchè abbiamo la necessità di rafforzare gli incentivi all'impegno scolastico».

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Rispetto all'assegnazione di risorse del Pnrr per fronteggiare la dispersione scolastica il sindaco Manfredi dichiara «Chiamerò il ministro Bianchi per sottolineargli la necessità che ci sia un coordinamento delle attività altrimenti gli obiettivi che ci siamo prefissi non li raggiungiamo». Manfredi, pur esprimendo soddisfazione per l'appostamento di risorse «significative» per Napoli e l'area metropolitana, ha auspicato che «queste importanti risorse non si riducano a singoli progetti fatti da singole scuole perché non sarebbe efficace e non risponderebbe a quello che avevamo pensato. Ritengo fondamentale che ci sia un coordinamento e una forte integrazione con i territori perché se è vero che il tema della dispersione scolastica deve trovare il suo baricentro nelle scuole è altrettanto vero che è un tema che necessita anche di un impegno a 360 gradi del territorio perché riguarda situazioni di contesto e deve coinvolgere il Terzo settore e le parrocchie».

Il sindaco di Napoli, nel sottolineare di non conoscere i criteri con cui sono stati assegnati fondi, ha evidenziato che «mancano scuole site in quartieri dove la dispersione scolastica è molto rilevante. Non conosco i motivi - ha aggiunto - è una competenza ministeriale e sono convinto che il ministero chiarirà». Manfredi ha anche sottolineato che nel bilancio approvato ieri dal consiglio comunale, l'amministrazione ha investito risorse «significative» sui servizi sociali che «hanno senso nel momento in cui si coordinano con le attività delle scuole.

Se le due cose viaggiano separate commettiamo gli errori del passato perché è invece fondamentale l'integrazione delle politiche socio educative» ha concluso.

«Napoli è sempre stata una città in prima linea sui diritti e nella lotta alle discriminazioni e continua questa tradizione che in questa stagione è particolarmente importante perchè le battaglie sui diritti sono molto rilevanti e ci sono ancora tanti esempi e casi di discriminazione e di violenza» continua il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenuto alla presentazione del pride che si svolgerà in città sabato 2 luglio. Manfredi ha sottolineato che «la città deve essere in prima linea sicuramente in occasione del Pride, ma anche con una politica di azioni quotidiane che stiamo portando avanti». E dal sindaco un invito ai giovani: «I nostri ragazzi devono essere l'avanguardia nei messaggi e nelle azioni di inclusione: quando vedo fenomeni di intolleranza che vengono proprio dai più giovani mi preoccupo molto perchè il cambiamento e l'innovazione devono essere il loro patrimonio».

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