Napoli, stadio Collana al palo: «Il Comune pronto a prenderne la gestione»

Napoli, stadio Collana al palo: «Il Comune pronto a prenderne la gestione»
Venerdì 21 Dicembre 2018, 16:55 - Ultimo agg. 20:22
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Il Comune di  Napoli è pronto a prendere in gestione lo stadio Collana. Lo annunciano il sindaco di  Napoli, Luigi de Magistris, e l'assessore allo Sport del Comune di  Napoli, Ciro Borriello. Lo stadio Collana, in piazza Quattro Giornate nel quartiere Vomero, «è chiuso ormai dal gennaio 2017 - ricorda una nota del Comune - e la vicenda è proseguita poi con la nomina, a marzo 2018 da parte del Consiglio di Stato, di un commissario ad acta che ha permesso nel giugno 2018 alla società vincitrice del bando regionale per la gestione e ristrutturazione della struttura, di ricevere il decreto di aggiudicazione e infine, a luglio dello stesso anno, di firmare il contratto di convenzione. Da luglio ad oggi, però, la Regione Campania non ha ancora consegnato le chiavi della struttura alla società per permettere l'inizio dei lavori».

De Magistris e Borriello ricordano che «sin dal primo momento abbiamo accompagnato la società vincitrice del bando ai fini di accelerare i tempi della burocrazia amministrativa, abbiamo promosso incontri tra le associazioni sportive che davano vita al Collana e la società aggiudicatrice al fine di ricreare quelle sinergie tra il mondo sportivo ed il nuovo modello di gestione. Ora - concludono - siamo pronti a prendere tra gli impianti sportivi in gestione del Comune di  Napoli anche lo stadio Collana per restituirlo ai cittadini e agli sportivi napoletani».

Sullo stadio Collana il Comune di Napoli è «al di là della decenza». Lo dichiara il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, rispondendo così a quanto dichiarato da de Magistris e Borriello. «Sullo stadio Collana di Napoli - spiega Bonavitacola - non vi è alcun ritardo se non quello ultradecennale del Comune di Napoli. Leggo dichiarazioni che nascondono due verità da cui occorrerebbe sempre partire. La prima verità è che il Comune è stato comodatario per 15 anni e non ha mai fatto manutenzione né pagato alcunché alla Regione, determinando lo stato di rovina che ha indotto la magistratura a disporre la chiusura dell'impianto per violazione delle norme di sicurezza. La seconda verità è che la precedente Giunta regionale ha espletato una procedura di gara totalmente sbagliata e confusa, di nessuna garanzia per la Regione, da cui è scaturito un contenzioso fra aspiranti concessionari che si è concluso dopo anni con una sentenza del Consiglio di Stato in favore della Giano Srl. È stato proprio lo stato di rovina prodotto dal Comune comodatario a indurre la magistratura a disporne la chiusura».

La Regione, prosegue Bonavitacola, «ha quindi doverosamente dato attuazione alla sentenza, stipulando la convenzione di affidamento con l'impresa aggiudicataria. La Giano srl è stata invitata a dare puntuale e rapida attuazione alla convenzione. In mancanza, saranno adottate le azioni conseguenti. Per la Regione è prioritario garantire, ad ogni costo e presto, che siano eseguiti i necessari lavori di adeguamento dell'impianto dopo anni di abbandono. Lavoriamo per garantire la piena sicurezza dell'impianto per restituirlo alla fruizione pubblica. È il caso infine di ricordare - conclude Bonavitacola - che grazie ai fondi regionali stanziati per le Universiadi, sono stati avviati i primi interventi per restituire al Vomero, agli atleti e alle associazioni sportive lo stadio Collana».
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