Napoli, svolta sulle griglie del metrò in piazza del Plebiscito: il Tar accoglie il ricorso, via ai lavori

Napoli, svolta sulle griglie del metrò in piazza del Plebiscito: il Tar accoglie il ricorso, via ai lavori
di Pierluigi Frattasi
Lunedì 18 Marzo 2019, 10:15 - Ultimo agg. 13:21
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Svolta sulle griglie del metrò in Piazza del Plebiscito. Il Comune di Napoli si aggiudica anche il secondo round al Tar contro il ministero dei Beni Culturali. Il tribunale amministrativo della Campania, proprio come un mese fa, ha accolto il ricorso del Municipio contro la sospensione bis dell’autorizzazione paesaggistica per la realizzazione della camera di ventilazione. Adesso i lavori sospesi dallo scorso ottobre possono ripartire.
 

«Lo dicevamo da tempo che avevamo ragione in punto di fatto e di diritto. Riteniamo molto grave quello che è accaduto perchè con una pervicacia senza precedenti è stato messo un ostacolo serio e concreto al celere andamento dei lavori provocando un'interruzione che ci ha fatto perdere molti mesi causando un danno evidente a Napoli, ai napoletani e alla mobilità. I lavori ora ripartono», così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta all'Ansa la decisione del Tar Campania.

De Magistris ha sottolineato che nell'incontro avuto con il ministro Bonisoli alcune settimane fa «avevo auspicato una maggiore e leale collaborazione tra istituzioni che sulla vicende del Plebiscito non c'è stata e di questo esprimo rammarico anche per le condotte tutt'altro che condivisibili del direttore generale del Mibact». Dal sindaco è stato espresso l'auspicio che «la fase di ostacolo messa all'azione della nostra città sia conclusa. Una fase - ha evidenziato - che ultimamente si sta concentrando sulla cultura forse perché si stanno rendendo conto che la vera arma di riscatto di Napoli è la cultura» e questo, a suo giudizio, potrebbe dare fastidio a «qualche pensatore da salotto». «Noi - ha concluso de Magistris - non consentiremo a nessuno, soprattutto da fuori, di mettere le mani sulla città con atteggiamenti che non hanno nulla che vedere con l'interesse pubblico e generale che noi abbiamo sempre dimostrato di salvaguardare molto meglio di altri che hanno pensato a non darci risorse e a metterci ostacoli».
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