A venti giorno dall'azzeramento, deciso al culmine di una crisi politico-istituzionale molto forte, il sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba ha nominato la sua nuova giunta, che segna una sorta di seconda fase del suo percorso amministrativo, iniziato all'indomani delle elezioni svoltesi a maggio del 2018. Non a caso in maggioranza sono passati quattro consiglieri di opposizione, l'ex deputato del centrosinistra Nello Formisano, due rappresentanti della Lega e uno di Fratelli d'Italia, questi ultimi tre in aperto contrasto con i vertici locali dei loro partiti che invece avrebbero preferito restare all'opposizione. In minoranza invece sono stati collocati sette consiglieri precedentemente eletti nella coalizione uscita vincitrice dalle urne di due anni e mezzo fa. Una rivoluzione palpabile anche dalle nomine nell'esecutivo, per ora monco (scelti solo cinque assessori su sette), nel quale l'unico confermato rispetto alla giunta in carica fino al 7 gennaio è il nuovo vicesindaco Enrico Pensati, che mantiene le deleghe a marketing territoriale, cultura, eventi e turismo.
In giunta entra anche l'ex presidente del consiglio comunale, poi dimessosi in circostanze ancora oggi poco chiare nel novembre del 2019, Felice Gaglione, che si occuperà di lavori pubblici, infrastrutture, edilizia scolastica e sportiva e finanziamenti di enti sovraordinati e terzi. All'avvocato Maria Pirozzi vanno le deleghe a politiche sociali, politiche giovanili, project financing e demanio; all'architetto Gennaro Polichetti urbanistica e Suap; a Giuseppe Speranza, già in passato consigliere e assessore comunale, il compito di occuparsi di cimitero, servizi demografici e tecnologici e Sport.
«Un cambio di passo importante - le dichiarazioni del sindaco Palomba - atteso dalla città ed indispensabile per affrontare, al meglio e nel modo più opportuno le importanti sfide e le progettualità che potrebbero riguardare, già nei prossimi mesi, il nostro territorio, con interventi significativi capaci di trasformarne il volto e l'immagine.