Attrezzi sportivi fermi in deposito
dopo le Universiadi, il Coni: restituiteli

Attrezzi sportivi fermi in deposito dopo le Universiadi, il Coni: restituiteli
di Gianluca Agata
Venerdì 22 Novembre 2019, 07:30 - Ultimo agg. 08:14
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«Gentilissimo presidente Vincenzo De Luca, le chiedo di voler cortesemente sollecitare la predisposizione di un comodato d'uso che metta a disposizione delle Federazioni le attrezzature mobili rinvenienti dall'evento Universiadi come da delibera della giunta regionale». Il Coni fa pressing. Le Universiadi sono finite da quattro mesi ma, delle attrezzature acquistate, ad eccezione della vela, non c'è traccia sul territorio. E la paura è che si possano disperdere per mille rivoli. Il magazzino di via Wenner 5, nella zona industriale di Salerno, dove sono stati stipati i palloni da calcio come le reti da pallavolo, il materiale della ginnastica come i fucili per il tiro, è sigillato. Nulla è uscito ma il Coni reclama. Ci sono gare da organizzare, eventi internazionali da ospitare, le federazioni, alle quali erano state promesse le attrezzature, scalpitano e il presidente del Comitato olimpico regionale, Sergio Roncelli, sollecita la Regione: la paura che, passando il tempo, queste attrezzature promesse alle federazioni prendano altre strade, c'è e rimane. Giù le mani dalle attrezzature.
 
 

La legacy dell'Universiade, si diceva alla vigilia, non è solo il lascito degli impianti ristrutturati ma anche 3 milioni di euro di attrezzatura sportiva. Dal tappeto sul quale Carlotta Ferlito ha vinto l'oro nella ginnastica, alla pedana dove Rebecca Gargano ha conquistato l'oro nella sciabola femminile, fino alle porte della pallanuoto maschile, oppure ai blocchi di partenza dell'atletica leggera. Tutto incredibilmente nuovo, luccicante e appetibile. Un patrimonio sul quale in tanti hanno messo gli occhi addosso, che molti vorrebbero per le proprie palestre, ma che ancora non è entrato nella disponibilità dello sport campano. Queste centinaia di attrezzi hanno preso vie differenti a seconda che l'impianto sia dotato di guardiania oppure no. La maggior parte è in un magazzino di Salerno custodito. Per il resto si trova, come al San Paolo, in depositi chiusi all'interno dell'impianto che ha ospitato le gare universitarie. «Mi accorgo che non c'è la volontà di rilasciare in tempi brevi queste attrezzature promesse alle federazioni e che alle federazioni devono andare - sottolinea il presidente del Coni campano Roncelli - questo materiale è custodito male, si sta deteriorando. Deve essere messo a disposizione delle federazioni il prima possibile perché c'è un'attività nazionale e internazionale che incombe. Oltretutto gli impegni erano questi e sarebbe anche il giusto riconoscimento al ruolo svolto dalle Federazioni durante le Universiadi». Per Roncelli ogni singola federazione individuerebbe un centro sportivo dove mettere a giacenza il materiale per poi distribuirlo sul territorio campano in base alle esigenze organizzative dei propri eventi. «Ma non si può pensare che una trave vada in provincia di Caserta, una parallela a Salerno e un tappeto a Napoli».
 

La ginnastica è proprio una delle federazioni che scalpita: dal 14 al 16 dicembre il campionato italiano di ritmica a Nocera, il 15 e 16 febbraio quello di A1, A2 e B ad Eboli. Il 13 e 14 marzo la terza prova di serie A al PalaVesuvio con tutti gli atleti che andranno a Tokyo. Una attività premiata anche con il gala dei 150 anni della federazione con oltre 800 invitati a Napoli il prossimo 7 dicembre a testimoniare l'ottimo lavoro fatto dalla dirigenza napoletana locale e non per le Universiadi. Per il judo ad aprile sono in programma al PalaArgine, oppure a Salerno, i campionati italiani junior. «Vi parteciperanno 1500 persone. Se non avremo l'attrezzatura saremo costretti a declinare. Abbiamo fatto tre lettere per avere in custodia il materiale». Finora promesse ma nulla di concreto.
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