Navigator-De Luca, fine del duello:
​adesso il governatore apre

Navigator-De Luca, fine del duello: adesso il governatore apre
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 9 Ottobre 2019, 08:15 - Ultimo agg. 11:06
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«A questo punto è opportuna la contrattualizzazione». In un colpo solo, dopo settimane scaditi da scioperi della fame, attacchi e veleni politici vari, il governatore De Luca sblocca la vicenda dei Navigator: via al contratto per 471 di loro. Era atteso che lo facesse all'indomani del nuovo governo Pd-M5s, anche per rasserenare i rapporti, ma tutto si sblocca solo ieri mattina. E il clima si rasserena eccome se la capogruppo regionale grillina Valeria Ciarambino riconosce come «era quello che ci attendevamo, è una buona notizia».

 

I CONTRATTI
«Incontrerò i dirigenti Anpal per sollecitare la contrattualizzazione dei navigator», annuncia, a sorpresa, Vincenzo De Luca al termine dell'incontro con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. «La Regione - sottolinea - non ha fatto richiesta di consulenti non avendone necessità ma riteniamo anche che sia opportuno, essendosi determinata l'aspettativa, che chi ha promosso la selezione dei consulenti, chiamati navigator, proceda alla contrattualizzazione. E la Regione si muoverà nei prossimi giorni con Anpal per arrivare a questo risultato». Non è escluso che a smuovere le acque sia stato anche il ministro Provenzano visto che nell'incontro a palazzo Santa Lucia si è discusso anche di questo punto. «Questo è un tema - spiega il ministro - che riguarda il destino di 471 persone, molto spesso giovani, che hanno maturato una legittima aspettativa e un diritto. E la vita di 471 persone non si può prendere sotto gamba». Naturale che le opposizioni in consiglio regionale esultino. Anzitutto i grillini che evidenziano il merito «di aver tenuto l'attenzione sulla vicenda». «Una grande conquista per i 471 aspiranti navigator», riconosce pure Armando Cesaro, capogruppo Fi, che due giorni fa aveva presentato una mozione in tal senso approvata all'unanimità.
IL MINISTRO
Provenzano si concede un'intera giornata a Napoli incontrando, nell'ordine, il governatore, il rettore della Federico II Gaetano Manfredi e il sindaco di Napoli de Magistris (ma fa anche una tappa al modulo dei maestri di strada di Cesare Moreno per parlare di inclusione scolastica). E a palazzo Santa Lucia, con De Luca, ragiona della rimodulazione del Patto per la Campania. «Questa - dice il ministro - è una regione strategica perché in questi anni ha mostrato una reattività elevata. Per questo abbiamo voluto rimodulare il patto per la Campania, per migliorarlo, per 6,7 milioni, ai quali abbiamo aggiunto altri 10 milioni».
NAPOLI PRIORITÀ
Ma in particolare il ministro, parlandone prima con il governatore e poi con il sindaco, tiene all'area ex Italsider. «Bagnoli - dice il ministro - è un volto del Sud che va restituito ai cittadini meridionali e al mondo. C'è un concorso di idee lanciato su cui dobbiamo coinvolgere la cittadinanza nella discussione, ma questo non deve deresponsabilizzare gli attori centrali che devono dire cosa va fatto». E aggiunge: «La prossima settimana tornerà a riunirsi la cabina di regia e ci sarà un rafforzamento della struttura commissariale per recuperare i ritardi». In serata, dopo l'incontro con il sindaco de Magistris, sottolinea: «Napoli è troppo importante per essere lasciata soltanto all'amministrazione locale che sta facendo tutto il possibile così come l'amministrazione regionale. C'è bisogno di un nuovo impegno dello Stato su una città che ha straordinarie potenzialità». Da De Luca, invece, una stilettata alle firme raccolte dal mondo accademico contro la nomina della Regione di Villari a Città della Scienza: «Gli scienziati ci hanno lasciato 16 milioni di debiti ripianati da noi. Questa è un'attività di direzione che richiede managerialità e competenza politica».
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