Navigator, guerra di nervi tra Anpal Servizi e Regione Campania: ​«De Luca non dà via libera all'assunzione»

Navigator, guerra di nervi tra Anpal Servizi e Regione Campania: «De Luca non dà via libera all'assunzione»
Venerdì 8 Novembre 2019, 12:33 - Ultimo agg. 19:59
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«Apprendiamo con rammarico e stupore che la giunta regionale della Campania non ha approvato la convenzione tra Anpal Servizi e Regione Campania che definiva le modalità di assistenza tecnica dei navigator», senza la quale non si può procedere all'assunzione dei 471 navigator campani vincitori della selezione pubblica. Così l'Anpal in una nota, parlando quindi di «accordo irraggiungibile» e constatando che «all'impegno sottoscritto non corrisponda la volontà fattuale del presidente De Luca di far partire le attività dei navigator in Regione Campania».

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«In questi 15 giorni - sottolineano Anpal e Anpal Servizi in un nota - abbiamo accolto le molteplici modifiche richieste dagli uffici regionali per favorire l'avvio delle attività. Abbiamo operato con senso di responsabilità, forti dell'impegno sottoscritto con il presidente della giunta Vincenzo De Luca lo scorso 17 ottobre. Dobbiamo constatare che all'impegno sottoscritto e diffuso a mezzo stampa sui media non corrisponda la volontà fattuale del presidente De Luca di far partire le attività dei navigator in Regione Campania, che potrebbero essere avviate come avvenuto nelle altre 19 Regioni un attimo dopo la stipula della convenzione».
 


«Sconcertante e scorretto comunicato di Anpal Servizi. Si fa riferimento alla mancata approvazione da parte della giunta di una convenzione riguardante l'utilizzo dei navigator. Si tratta di un argomento del tutto privo di fondamento. La Regione non deve regolare con alcuna convenzione l'utilizzo di personale selezionato e convenzionato da Anpal in assoluta autonomia. Anpal tenta artatamente di scaricare sulla Regione inadempienze esclusivamente sue», replica a muso duro il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Il braccio destro del governatore ricorda che nell'intesa di ottobre fu ribadito «l'interesse regionale ad avvalersi di progettualità definite da Anpal per affrontare le problematiche di collocazione lavorativa delle storiche sacche di precariato sociale ereditate dagli anni passati. Per quanto riguarda i navigator, invece, l'intesa prevedeva la loro contrattualizzazione, puntualmente sollecitata dalla Regione Campania, con la gestione in piena autonomia da parte di Anpal dei consulenti contrattualizzati. Il verbale sottoscritto non prevede alcuna convenzione Regione-Anpal sulle modalità di utilizzo di personale nella esclusiva responsabilità di Anpal servizi. Ed infatti, nel corso dell'incontro il Presidente di Anpal aveva comunicato che si sarebbe proceduto alla contrattualizzazione immediatamente dopo il suo viaggio di lavoro negli Usa», sottolinea il vicepresidente della Regione. «Non sarà tollerato l'incomprensibile gioco a scaricare le responsabilità. Anpal ha fatto la selezione, Anpal ha il dovere di contrattualizzare i navigator. Tutto il resto sono diversivi per non assumersi responsabilità. Invitiamo i navigator a promuovere una iniziativa di lotta nei confronti di Anpal. Saremo al loro fianco per sostenerli in questa battaglia», conclude Bonavitacola.

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«Non riusciamo a credere che la Campania abbia deciso di disattendere l'intesa firmata ai massimi livelli istituzionali lo scorso 17 ottobre», commenta tranchant l'assessore al lavoro del Comune di Napoli Monica Buonanno. «Non è possibile che su un'intesa politica già sottoscritta non segua l'atto amministrativo che consente ai 471 navigator campani di iniziare le attività legate alla fase 2 del reddito di cittadinanza - continua l'assessore - e non si tratta solo dei 471 laureati, di cui ormai si parla da mesi a livello nazionale, ma delle migliaia di nuclei familiari che attendono di sottoscrivere il patto per il lavoro e di avviare gli interventi di politica attiva del lavoro, il vero cuore del reddito di cittadinanza». «Se davvero la riduzione delle povertà è nelle agende politiche, allora lo Stato lo dimostri, anche sostituendosi alla Regione - chiosa Buonanno - Il Comune di Napoli nelle sue funzioni è pronto a sostenere lo Stato per l'attuazione del reddito di cittadinanza e soprattutto per rispondere in modo attivo ai bisogni dei cittadini più deboli».

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