Nuova torre della Regione Campania, prima frenata: «Se ne parla a settembre»

Nuova torre della Regione Campania, prima frenata: «Se ne parla a settembre»
di Luigi Roano
Martedì 2 Agosto 2022, 09:45 - Ultimo agg. 3 Agosto, 07:58
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Si va verso lo slittamento a dopo ferragosto, o molto più probabilmente a settembre, della conferenza dei servizi sul progetto Napoli Porta Est. Il via libera non c'è ancora. Riflessioni sono in atto soprattutto al Comune dove il sindaco Gaetano Manfredi e la sua squadra stanno analizzando i pro e i contro di un progetto che cambierebbe volto a una zona grande della città. Lasciando fuori però due aree confinanti, ma ritenute strategiche da Palazzo San Giacomo, quali Gianturco e il Centro direzionale. Porta est è un progetto che vede protagonista la Regione guidata dal Presidente Vincenzo De Luca che sta spingendo molto sull'acceleratore, le Fs in quanto proprietaria della gran parte dei suoli attraverso la società Sistemi urbani e che ha come terzo partner istituzionale il Comune. Al quale spetta l'ultima parola in quanto è prevista una variante urbanistica in due ambiti e sulla materia la sovranità è del Consiglio comunale.

Porta est prevede interventi in via Ferraris, corso Lucci, via Brin, sant'Anna alle Paludi, Porta Nolana fino ai margini di Piazza Garibaldi. Un progetto dentro al quale sorgerebbe la nuova cittadella della Regione - con tanto di torre da almeno 80 metri - che ospiterebbe gli uffici dell'ente di Santa Lucia a poche centinaia di metri dal Centro direzionale. Progetto da un miliardo, in buona parte soldi pubblici attinti dal Fondo sviluppo e coesione, finanziamenti quindi non regionali, ma dello Stato destinati ai territori che devono poi presentarli alla Regione. Nella sostanza un doppione che contribuirebbe a svuotare il Centro direzionale, una opzione che ha scatenato un forte dibattito in città. Progetto che va ribadito - nella parte riguardante la copertura del fascio dei binari della Circumvesuviana, il terminal dei bus con annessa bretella che dall'uscita della A3 a via Ferraris entrerebbe direttamente nel parcheggio all'incrocio con corso Lucci e la riqualificazione delle aree intorno a dove sono previsti i lavori - avrebbe un grosso impatto positivo su quel pezzo dell'area orientale di Napoli. I dubbi sono tutti sull'inutilità della torre della Regione atteso che al Centro direzionale gli spazi non mancano servirebbe solo un processo di rigenerazione urbana.

Palazzo San Giacomo sta studiando la situazione di qui la necessità di prendere tempo, del resto l'assessora all'Urbanistica Laura Lieto già nella prima riunione della Conferenza dei servizi mise in chiaro il punto di vista del Comune: «L'assessore Laura Lieto, nell'evidenziare la valenza dell'intervento in argomento, sottolinea l'importanza per l'amministrazione comunale di inserire lo stesso in un quadro più ampio che preveda la riqualificazione dell'area vasta tra Porta Nolana fino e Gianturco, ivi compreso il Centro direzionale».

Parole messe nero su bianco perché a verbale. Sistemi urbani quel giorno di aprile precisò: «Gli elaborati dovranno riportare il perimetro d'intervento complessivo, il nuovo indice edificatorio anche in riferimento agli edifici pubblici e per servizi che si intenderà realizzare e le destinazioni d'uso, contesto nel quale potrà essere individuato un lotto da cedere alla Regione Campania per realizzarvi la nuova sede destinata agli uffici regionali, qualora di interesse, compatibilmente con la realizzazione delle altre infrastrutture e garantendo un efficiente sviluppo urbanistico dell'intero ambito».

Uno scambio di vedute che all'epoca sembrò foriero di collaborazione e inclusivo nel progetto sia di Gianturco che del Centro direzionale, ma invece a quattro mesi di distanza c'è lo stallo perché alla richiesta della Lieto e del sindaco non sono arrivate risposte concrete. Di qui la promessa del sì da parte di Manfredi a De Luca a oggi non mantenuta.

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