Ordinanza movida a Napoli, polemiche. Manfredi: «Necessaria per evitare stato anarchia della città»

Ordinanza movida a Napoli, polemiche. Manfredi: «Necessaria per evitare stato anarchia della città»
Martedì 15 Febbraio 2022, 15:40 - Ultimo agg. 18:59
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«L'ordinanza urgente per regolamentare la movida nelle zone a maggiore aggregazione giovanile si è resa necessaria per porre rimedio allo stato di totale anarchia nel quale la città è stata ridotta in questi anni» ha dichiarato il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi. «La strada migliore per non scontentare nessuno - aggiunge - sarebbe stata non adottarla. Questa Amministrazione, invece, sin dal suo insediamento ha affrontato il tema in tutte le sue sfaccettature: gli assessori al commercio Teresa Armato e alla sicurezza Antonio De Iesu hanno incontrato i rappresentati delle categorie ed i comitati di residenti; terminata la fase di ascolto, in coordinamento con la Prefettura sempre sensibile alla questione e sulla base dei report delle forze dell'ordine sui vari episodi da cui si desumono i pericoli per la sicurezza pubblica, sono state valutate le misure da applicare per un lasso di tempo limitato, 4 mesi a partire dal 17 febbraio, in attesa che sia il Consiglio comunale nella sua interezza, ovvero l'organo chiamato a disciplinare le regole per gli esercizi pubblici, ad intervenire definitivamente» la risposta arriva dopo i dubbi e le critiche avanzate dall'opposizione.

Manfredi spiega che «il nostro obiettivo non è punire i proprietari dei locali oppure impedire ai giovani di divertirsi, ma provare a contemperare le esigenze di tutti tutelando i diritti di ciascuno. Allo stesso tempo, stiamo lavorando insieme alle altre istituzioni a realizzare forme di recupero dei nostri giovani troppo spesso vittime dell'abuso di alcool oppure estromessi dal sistema scolastico. Infine, la programmazione turistico-culturale della città prevederà un'adeguata offerta artistica in grado di far vivere il divertimento notturno nel rispetto del decoro e della quiete», conclude il sindaco.

«Quando un Comune è costretto a ricorrere ad una ordinanza contigibile ed urgente si certifica il fallimento della politica, incapace di dare risposte serie ad un problema ormai ultradecennale» aveva detto precedentemente in una nota Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione, in merito all'ordinanza del Comune sulla movida.

«Da troppo tempo si discute di movida violenta e di città insicura - continua - Ormai purtroppo Napoli è una città completamente fuori controllo. Accoltellamenti tra i giovani, rapine in pieno giorno in quartieri fino a qualche tempo fa poco colpiti, sono tutti segnali molto preoccupanti» ha detto. «Ora si interviene comprimendo la libera iniziativa privata e prendendosela con gli esercenti ed in maniera indiscriminata con gli avventori limitando i tempi di apertura - prosegue la nota - Non è certo questo il modo di risolvere il problema. Peraltro, senza neanche una bozza di piano di controllo e presidio del territorio nelle ore più delicate della notte».

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Secondo il leader della minoranza di centrodestra, «Il piano strategico, presentato in pompa magna con toni trionfalistici dal ministro Lamorgese non più tardi di un mese fa, è già un lontano ricordo. Del resto, come si dice, le bugie hanno le gambe corte» ha continuato. «Non esiste neanche un piano concreto di viabilità per l’accesso e la sosta nelle aree critiche della città, invase letteralmente nei fine settimana. Manca una strategia di intervento ed una pianificazione delle operazioni di controllo» ha dichiarato. «Sembra la solita solfa, fatta di “faremo” e “interverremo”, di tavoli aperti e tante chiacchiere e, nel frattempo, la città muore soffocata.

Se non sono capaci di risolvere i problemi si mettano da parte e chiedano un intervento straordinario sulla sicurezza attraverso la nomina di un commissario di Governo».

«Dopo settimane di attesa, abbiamo appreso oggi in commissione Sicurezza Urbana l'avvenuta firma dell'ordinanza che prevede la chiusura anticipata delle attività commerciali come strumento di contrasto alla mala movida. Continuiamo con forza a ribadire che non sarà una contrazione degli orari di apertura a rendere più sicure le nostre notti e quelle dei nostri ragazzi». Così in una nota i consiglieri comunali del gruppo misto Alessandra Clemente e Claudio Cecere esprimono le loro perplessità in merito all'ordinanza movida firmata quest'oggi dal sindaco Manfredi.

«Colpire in maniera orizzontale tutti gli esercizi che vivono grazie alla movida, quella sana e controllata - sottolineano - rimane una soluzione punitiva. Una penalità particolarmente sentita in una città dove crearsi un lavoro significa davvero fare un'impresa. Il ruolo delle istituzioni non può limitarsi a imporre delle limitazioni ma deve mettere nelle condizioni cittadini ed esercenti di trascorrere le notti in modo sicuro e questo si fa con il controllo dei territori. Per questo motivo proponiamo un piano di azioni alternative che possa concretamente tutelare nelle ore notturne i napoletani, a partire da quelli maggiormente esposti ai rischi, i minori.» hanno continuato. 

«Chiediamo: che si parta da un maggiore controllo dei territori da parte delle forze dell'ordine; che venga istituito un tavolo di confronto con gli esercenti; di rimettere mano al regolamento delle licenze e prevedere il
ritiro per chi somministra alcolici a minori di anni 14 e la chiusura per 30 giorni a chi somministra alcol a giovani tra i 14 e 18 anni; che vengano fatte verifiche a campione sulla qualità dell'alcol somministrato, avendo ricevuto diverse segnalazioni di locali dove vengono »travasati« gli alcolici con prodotti di qualità scadente; che sia predisposto un programma a sostegno dei minori che vivono una città priva di luoghi di aggregazione e attività a loro misura» hanno concluso Cecere e Clemente.

«Il Comune di Napoli, dopo giorni di discussioni, è sceso in campo con un’ordinanza che sarà operativa a partire dal prossimo venerdì, che limiterà orari, imporrà nuove regole e darà indicazioni sui controlli da effettuare. In base alle nuove norme, è previsto lo stop alla musica a mezzanotte mentre i bar dovranno chiudere all’una nei giorni feriali e un’ora dopo nei fine settimana» fa sapere il Gruppo Consiliare di Forza Italia. «È fatto, inoltre, divieto dalle ore 24 ad ogni esercizio pubblico e commerciale, anche se in possesso di nulla osta acustico, di emettere musica e suoni all'esterno dei locali. L’ordinanza anti-movida messa in campo a firma del Sindaco sembra, al Gruppo Consiliare di Forza Italia, un semplice palliativo, messo giu’ solo per cercare di sedare la situazione attuale e dunque per niente risolutiva, secondo la Capogruppo di FI Iris Savastano. Un’ordinanza contingibile e urgente della durata di soli 4 mesi, mentre per il regolamento si dovrà attendere la definitiva modifica e l’approvazione in Consiglio Comunale. Le nuove regole per contrastare la cosiddetta “movida selvaggia , dichiara la Consigliera Savastano, dovrebbero tener conto anche di una progettazione di luoghi differenti dove avvenga la stessa, meno angusti e ristretti, rispetto a quelli dove inevitabilmente oggi avviene e dove non possono vivere felici sia i residenti che gli esercenti. Il Gruppo Consiliare di FI chiede che vengano tutelati in primo luogo i residenti, perché non siano piu’ ostaggio nelle loro case dopo una certa ora del pomeriggio e, allo stesso tempo, sia rispettato anche il lavoro degli esercizi commerciali, quelli virtuosi che, da sempre, operano nel pieno rispetto delle regole e del vivere civile. Piuttosto, Forza Italia chiede a gran voce che si faccia il pugno duro, con chi somministrera’ alcolici ai minori, con multe salate e pene severe fino al ritiro della concessione per dare un segnale forte contro un fenomeno ormai non piu’ gestibile e tollerabile. Bisognerebbe, inoltre, inasprire i controlli da parte della polizia municipale e non solo, una task force di forze dell’ordine che dovrebbe presidiare quelle che ormai sono le zone note della movida. La Capogruppo Iris Savastano è d’accordo sull’urgenza di intervenire, per porre un argine alla movida selvaggia, denunciata peraltro da tempo da diversi comitati civici ma con azioni definitive, per frenare le notti senza regole».

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