Papa Francesco a Napoli, la lettera di de Magistris: «Il Mediterraneo non sia cimitero»

Papa Francesco a Napoli, la lettera di de Magistris: «Il Mediterraneo non sia cimitero»
Giovedì 20 Giugno 2019, 09:58 - Ultimo agg. 18:44
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«Carissimo Santo Padre, carissimo Francesco, è con gioia immensa che la città di Napoli sarà nuovamente onorata della Sua presenza nel nostro territorio». Così si apre la lettera che il sindaco, Luigi de Magistris, ha inviato nei giorni scorsi a Papa Francesco in vista della sua venuta in città domani per un incontro presso la Pontificia Facoltà di Teologia. «Personalmente - prosegue - ho avuto il privilegio e il piacere di incontrarla in più occasioni, ma non posso non citare, in particolare, la Sua stupenda visita ufficiale a Napoli nel 2015 ed a Betlemme, nel 2014, dove ero l'unico occidentale presente, in considerazione della mia cittadinanza onoraria palestinese e degli ottimi rapporti con il popolo della Terra Santa».

Il sindaco sottolinea che la presenza di Papa Francesco è «preziosa e lungimirante. La profondità dei temi da tempo trattati nella sede napoletana - aggiunge - sono da me condivisi. Il contrasto alla corruzione, la prospettiva di un nuovo umanesimo fondato sulla fratellanza tra i popoli, da ultimo, in particolare, il Mediterraneo come mare di incontro tra popoli e culture differenti».

«Napoli, nella sua storia, è città che ha accolto tutte le culture, religioni diverse, tanti popoli. Siamo nel cuore del Mediterraneo. In questi tempi in cui c'è chi pensa di sigillare il mare, di costruire mura, realizzare chilometri di filo spinato, noi pensiamo che il mare debba essere luogo di vita, in cui si possano incontrare i popoli per unirsi nelle loro diversità per salvare il pianeta, il nostro mare non può essere un cimitero», scrive ancora de Magistris in un passaggio della lettera inviata al Papa. «Il Mediterraneo - evidenzia - non deve essere l'olocausto del terzo millennio. Per costruire ponti di umanità contro le mura del rancore e del razzismo, si devono abbattere mura e filo spinato che tante persone hanno nel cuore e nella mente. Ed in questo - sottolinea de Magistris - la Sua opera, carissimo Francesco, mi permetto umilmente di chiamarla così, è potente. C'è chi usa ruspe per far emergere rancori, paure ed egoismi, facendo credere che le infelicità sono colpa di chi è diverso da noi, fragile e povero, non invece causa di un sistema che crea insopportabili disuguaglianze e c'è chi opera, invece, - sottolinea - per far prevalere l'amore sull'odio e consentire alle persone di scegliere».

De Magistris ricorda che «Il diritto di scegliere è un diritto non sempre compiuto, così come il diritto alla felicità, soprattutto per i bambini, talvolta è un sogno. Napoli è città visionaria, è città in cui la persona prevale sul denaro, in cui l'essere è più forte dell'avere. Se penso alla Sua mirabile enciclica Laudato sì, mi pregio di raccontarle che Napoli è l'unica città italiana in cui l'acqua è tutta pubblica, Abc (acqua bene comune), questo è il nome della nostra azienda.

Napoli è la città dei beni comuni in cui luoghi degradati sono divenuti, grazie all'opera delle comunità di abitanti, posti in cui si realizza profitto sociale e rigenerazione urbana».

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