Pd, Annunziata segretario:
vince l’uomo di De Luca

Pd, Annunziata segretario: vince l’uomo di De Luca
di Adolfo Pappalardo
Domenica 3 Marzo 2019, 23:55 - Ultimo agg. 4 Marzo, 07:01
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Certo il risultato dei 100mila votanti di 5 anni fa non si riuscirà ad eguagliare ma il Pd campano stanotte ha tirato un sospiro di sollievo. Perché, di questi tempi con un partito ancora tramortito dalle politiche di un anno fa, con circa 90mila votanti (quasi 50mila solo a Napoli e provincia) queste primarie rappresentano una boccata d’ossigeno. Un segnale che si è visto sin da prima mattina con le code nei seggi e i dirigenti democrat costretti (dopo l’ok da Roma) a fotocopiare le schede elettorali. Con un risultato atteso ma inaspettato nei numeri: in Campania, in controtendenza con il resto del Paese schierato su Nicola Zingaretti, c’è un testa a testa per il Nazareno. E sarà, nella notte, il risultato di Salerno città a decidere la sfida (mentre Leo Annunziata si avvia a diventare il nuovo segretario regionale). Con sorprese come a Napoli città dove il governatore del Lazio vola al 70 per cento ribaltando i pronostici.

 

E pure nel salernitano ci sono risultati inaspettati se a Roma, dal comitato Zingaretti, ai primi dati che arrivano tengono a sottolineare due cose: «A Bergamo città natale di Martina, Zingaretti l’avrebbe doppiato. E pure dalla Campania arrivano dati positivi con un numero di votanti molto ridotto a Salerno, feudo di Enzo De Luca schierato con Martina». 

LO SCENARIO
«L’affluenza è stata omogenea in tutta Italia con un leggero picco al Centro-Sud, in particolare nel Lazio e in Campania», dice ad urne appena chiuse Gianni Dal Moro, presidente della commissione nazionale Congresso, certificando il dato di 1,5 milioni di votanti. E se c’è una spiegazione logica per il picco di affluenza nel Lazio (regione governata proprio da Zingaretti), a Roma non si riesce a capire quello campano se non con la prova di forza che il governatore De Luca (ancor di più il primogenito Piero, deputato di stretta fede renziana) ha voluto mettere in scena. Compreso il Pd salernitano che l’altra sera ha fatto tappezzare mezza città con manifesti in cui si indicavano i 17 seggi in città e i due nomi su cui votare. Martina e Annunziata, ovviamente. E se è intuibile il pressing su Leo Annunziata che si avvia a diventare il nuovo segretario regionale, si capisce meno l’ostinazione su Martina. Persa l’impossibile partita per costringere Zingaretti al ballottaggio, il governatore campano si ritrova ora, per la prima volta, a sedere nella minoranza dell’assemblea nazionale partito. Senza contare come l’affluenza alta, in molti comuni anche salernitani, ha fatto volare proprio il governatore del Lazio. Ma in serata, quando il risultato è ormai acclarato, De Luca corre a complimentarsi con il vincitore: «Straordinario il valore della partecipazione alle primarie, che segnala un cambiamento generale di clima nel nostro Paese. Si comincia a voltare pagina e si crea la possibilità di una svolta in Italia. Complimenti e auguri a Zingaretti, il cui risultato netto da autorevolezza al rinnovo del Pd».

I DATI
Spoglio lunghissimo a Napoli a causa del match Napoli-Juve, senza contare Salerno città in ritardo con la consegna dei dati. Ma dai primi risultati Zingaretti sfonda a sorpresa un po’ ovunque.

Sopratutto a Napoli città dove vola al 70 per cento e in molti comuni. Da Pozzuoli a Nola, da Portici a Somma Vesuviana. E anche dal salernitano, stavolta, a spoglio ancora in corso, non è la solita valanga per le mozioni appoggiate dal governatore: pure qui arriva la valanga Zingaretti che, a sorpresa, vince in una decina di comuni della provincia. Compreso l’agro nocerino-sarnese. 

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