Pd Campania contro Boccia: «Fa campagna per Schlein»

Lettera firmata da un gruppo di consiglieri regionali. De Luca jr prende le distanze

Boccia al teatro Sannazaro per la campagna elettorale Pd
Boccia al teatro Sannazaro per la campagna elettorale Pd
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 18:12
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«Dal 21 giugno il senatore Boccia ricopre le funzioni di commissario regionale, in tale veste ha gestito la vicenda elettorale in Campania. Oggi si accinge a gestire la vicenda congressuale nazionale e campana. Alcuni giorni fa Boccia, com’è suo diritto, ha scelto di sostenere la candidatura dell’onorevole Schlein, accettando il ruolo di coordinatore della campagna congressuale di quest’ultima. Questa sua nuova condizione lo pone al di fuori del perimetro di terzietà e di neutralità. Sarebbe stato auspicabile un suo spontaneo passo indietro ma ciò non è avvenuto, nonostante sia del tutto evidente l’incompatibilità politica tra le due funzioni peraltro sovrapposte anche temporalmente. Questa condizione va evidentemente rimossa dalla segreteria nazionale ed in tal senso va il nostro auspicio».

Con una lettera indirizzata all’attuale segretario Enrico Letta e al coordinatore nazionale Marco Meloni, i consiglieri regionali campani chiedono la rimozione o il passo indietro di Francesco Boccia da commissario regionale del Pd. Il documento è stato firmato dal presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, dal capogruppo Mario Casillo, dal fratello del sindaco di Napoli Massimiliano Manfredi, da Loredana Raia, Bruna Fiola e da un fedelissimo del governatore De Luca come Francesco Picarone. Con loro anche i notabili democrat Umberto Del Basso de Caro e Lello Topo.

Eppure il documento - viene spiegato da chi lo ha firmato - serve tatticamente per far svolgere i congressi locali in contemporanea con quello nazionale: «Se si cambia il segretario nazionale - spiega ad esempio Bruna Fiola - va simultaneamente cambiato anche l’organigramma locale». L’obiettivo, in pratica, è portarsi avanti per regolare i rapporti di forza in Campania. Impresa tutt’altro che semplice. L’attacco a Boccia - che non ha voluto rispondere né commentare l’iniziativa dei dirigenti campani - non ha comunque raccolto l’unanimità dei consiglieri del Pd. Non hanno aderito l’avellinese Maurizio Petracca (che ieri, tra l’altro, ha incontrato Bonaccini a Bologna) e il beneventano Erasmo Mortaruolo

In prima battuta, viste le firme sul documento inviato ieri mattina al Nazareno, quelle parole avevano tutto il sapore un attacco frontale ad un dirigente nazionale di peso come Boccia. Poi, nel corso della giornata, sono arrivati alcuni distinguo. In primis l’altolà di una figura cruciale come Piero De Luca, dal momento che la firma su quella lettera di un fedelissimo del presidente della Campania, Francesco Picarone, poteva essere intesa come una manovra maligna del governatore nei confronti di Boccia. «Siamo in una fase di transizione politica estremamente delicata - ha scritto il deputato salernitano che al congresso sosterrà comunque Bonaccini - ma la priorità oggi è definire nei tempi certi, previsti dalle norme nazionali, le procedure necessarie per svolgere il congresso regionale senza ritardi o rinvii.

A tal fine, credo sia più utile ed efficace che l’attuale Commissario completi il proprio lavoro approvando subito il regolamento e convocando, in queste ore, un tavolo di lavoro con i rappresentanti istituzionali nazionali e regionali per nominare ad horas la commissione del congresso campano, così da accompagnare il processo di elezione del nuovo segretario regionale nel modo più rapido, sereno, trasparente ed ordinato possibile. Altre soluzioni rischiano di creare una situazione di caos paradossalmente controproducente rispetto a questo obiettivo, condiviso da tutti i militanti e dirigenti politici campani». L’intera vicenda è infatti da ricondurre tutta alle mire di una parte dei dirigenti regionali del Pd per organizzare la futura segreteria locale del partito. La corrente che fa capo al governatore non ha voluto però, con la nota firmata in serata da De Luca junior, accodarsi in pieno al malcontento nei confronti di Francesco Boccia. 

Attivissimo Bonaccini - che sarà anche in Campania nel weekend e che già nelle scorse settimane ha incontrato diversi dirigenti campani - ha portato dalla sua la gran parte dei dirigenti campani, ma quel documento poco ha a che fare con le dinamiche nazionali. È un regolamento interno tra esponenti campani, con conseguenze solo laterali sui rapporti di forza in vista del congresso nazionale. L’obiettivo dirimente per i firmatari è accelerare la fase congressuale in Campania. «Alla fine - viene invece spiegato dal Nazareno - questo rilievo appare solo strumentale, dal momento che la prossima settimana ci sarà una nostra direzione nazionale che determinerà per l’appunto anche i congressi locali, la polemica non ha senso». Dietro l’attacco a Boccia, almeno a Roma, si ritiene possa esserci la solita lotta intestina nel partito per conquistare la segreteria regionale. Resterà da capire se il gruppo dei firmatari troverà un’intesa con la corrente che fa capo al governatore De Luca. 

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Insomma anche se la maggioranza dei campani voterà Bonaccini, non è detto che poi si raggiunga un’intesa sulla futura guida campana e sullo sfondo ci sono i due attori principali della politica campana: Manfredi e De Luca. Anche per questo quella lettera non è piaciuta a tutti nel partito. «Con quel documento contro Boccia - spiega al Mattino l’ex segretario regionale - si rischia di trasformare un congresso tra amici in un duello tra avversari, si fa un danno al partito perché queste beghe interne poco interessano al nostro elettorato. E lo dico io che voterò per Bonaccini al congresso, quindi sto sul fronte opposto a quello di Boccia che ha deciso di appoggiare Schlein». Sulla scelta del futuro segretario nazionale il quadro è frastagliato: l’attuale segretario provinciale di Napoli, Marco Sarracino, come Boccia appoggerà Schlein e lo stesso faranno gli assessori comunali Teresa Armato e Paolo Mancuso. Ma l’attenzione, almeno a queste latitudini, è tutta indirizzata verso il congresso locale. 

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