Pd Campania, Boccia commissario vede De Luca: «Siamo l'unico magnete, stop alle liste personali»

Pd Campania, Boccia commissario vede De Luca: «Siamo l'unico magnete, stop alle liste personali»
di Luigi Roano
Sabato 2 Luglio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 15:30
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Le idee le ha chiare: «Pacificare i gruppi dirigenti del partito, non starò col bilancino in mano del correntismo se questa roba qui sono luoghi di organizzazione delle carriere dei singoli. In questo caso fanno soltanto danni e perdono tempo». Così il neo-commissario del Pd regionale Francesco Boccia - parlamentare dem responsabile nazionale degli enti locali - inizia la sua prima conferenza nella sede di via Santa Brigida dove arriva assieme a Stefano Graziano. Per lungo tempo in ballo come commissario. Un segnale per confermare che Graziano - come lui - era una personalità scelta dal segretario Letta e che aiuterà Boccia nella mission di «ricostruire l'unità del partito». Il parlamentare incalza: «Ringrazio Stefano - dice - che si era messo a disposizione per la riappacificazione. Avrei preferito che questo lavoro che mi accingo a fare lo avessero fatto gli organismi interni, ma quando alcuni si sono dimessi hanno voluto far sciogliere il Pd, è stata una scelta. Ci sono state opzioni ostruzionistiche che non hanno consentito al partito un confronto adeguato. Ma io sarò un commissario atipico preferisco lavorare sempre in squadra non prenderò decisioni solitarie, ma giuste per costruire una classe dirigente nuova». L'allusione è alla raffica di dimissioni che hanno portato alla scioglimento: la prima di Umberto del Basso de Caro, poi quelle di Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale. Entrambi, il primo da antideluchiano e il secondo come deluchiano, contrari all'avvicendamento di Graziano sulla poltrona che era stata del dimissionario Leo Annunziata.

Il tema della riappacificazione va diritto - dunque - al pianeta che fa capo al governatore Vincenzo De Luca che Boccia ha incontrato a Salerno nel suo tour.

A chi gli chiede che in Campania e a Napoli c'è De Luca e poi il Pd, come se non fossero la stessa cosa, Boccia risponde: «Parlo io con De Luca ed Enzo è il primo che vuole rafforzare il Pd, con lui mi sento spesso per le questione regionali, come la battaglia giusta sulla sanità, e per il raccordo con il partito. Il tempo ha dimostrato che la linea di Letta ci può consentire di fare una proposta credibile alle politiche dove non ci sarà una terza scelta. O si sta di qua, nel campo riformista e progressista. Oppure di la con la destraccia». Tuttavia, la realtà è che in Campania la frammentazione con pezzi di partito che hanno costruito il consenso fuori dal partito è abbastanza evidente. «Il problema della frammentazione - spiega Boccia - in Campania e anche in Puglia c'è, il punto è che veniamo dal 2016 con un Pd che puntava con arroganza all'autosufficienza. In quel contesto De Luca ed Emilano hanno vinto. Quelle elezioni le dovevamo perdere 7 a 0 e sono finire 4 a 3, ora però siamo in un'altra epoca quella del campo largo». Così arriva l'affondo: «Le liste civiche temo si faranno, il problema è come si pongono. Nelle ultime tornate delle amministrative il Pd è stato in grado di unire il centrosinistra e di allargarsi a movimenti e partiti civici vincendo le elezioni in gran parte del Paese perché abbiamo raccontato un'idea di società. Oggi il Pd vince le elezioni in coalizione e il magnete della coalizione è il Pd. L'obiettivo è superare il correntismo che sfocia in atteggiamenti tribali. È il tempo delle scelte e il ruolo di De Luca ed Emiliano è fondamentale per avere una federazione con i civici». La Puglia - la sua regione - e la Campania, per Boccia devono andare di pari passo: «Tra Puglia e Campania c'è sempre stato un rapporto di fratellanza umana e culturale. Oggi quell'asse va rinsaldato ancora di più anche politicamente per rafforzare il centrosinistra in tutto il Sud. Con battaglie condivise come quelle sulla sanità».

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Boccia ha incontrato il sindaco Gaetano Manfredi e avverte gli alleati ancora grillini e quelli dimaiani. «Il programma di Manfredi, che è una risorsa per tutto il sud è quello del Pd. A Conte e Di Maio che sono punti di riferimento della coalizione chiedo di non scaricare le loro tensioni interne su Regione e Comune». Su Napoli Boccia allarga il ragionamento e si rivolge al suo partito sulla vicenda delle Municipalità ancora senza giunte: «È inaccettabile che dopo otto mesi stiamo ancora così, il Pd deve capire che è il primo partito e deve guardare sempre al bene della coalizione». 

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