Pd Campania, nuova fumata nera per la scelta del leader

Attesa per la nomina del commissario, oggi assemblea con De Luca e Manfredi

Una sede del Pd
Una sede del Pd
di Valerio Esca
Giovedì 30 Marzo 2023, 23:45 - Ultimo agg. 1 Aprile, 09:20
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Ancora una fumata nera sul nome del commissario regionale del Pd. La discussione al Nazareno è andata avanti fino a tarda sera senza che si sciogliesse il nodo sul profilo del reggente del partito in Campania. La soluzione potrebbe saltare fuori dal cilindro di Elly Schlein oggi, giornata nella quale verrà proclamato segretario provinciale Giuseppe Annunziata.

«Un tentativo di oscurare l’elezione del neosegretario» si vocifera tra i dem; «Un’azione inopportuna» alza l’asticella qualcun altro. A mettere la parola fine al tira e molla sarà con ogni probabilità la commissione di garanzia nazionale che si riunirà questa mattina. Al netto della scelta a scoppio ritardato sul commissario, sul fronte Schlein sono ore caldissime per la scelta del presidente del Pd metropolitano di Napoli. Nella corsa a due tra Francesco Dinacci (coordinatore provinciale di Articolo 1) e Salvatore Nazzareno Pecoraro (responsabile uscente dell’organizzazione dei dem e staffista dell’assessore al Bilancio del Comune Pier Paolo Baretta) sembra che alla fine possa spuntarla il primo. Un modo per riconoscere ad Articolo 1 un ruolo nello scacchiere del Pd napoletano considerando il loro determinante apporto per la vittoria di Schlein a Napoli città. È invece guerra totale tra gli uomini di Elly sui nomi dei membri della direzione, dove manca ancora l’accordo. 

La scelta di commissariare il Pd campano nasce dalla determinazione della neosegretaria nazionale di scippare il partito dalle mani del governatore Vincenzo De Luca, che aveva indicato Rosetta D’Amelio come segretaria regionale. Un nome frutto di un accordo ad ampio raggio: si è trattata di una delle poche volte in cui la scelta di De Luca avesse messo d’accordo anche l’ex segretario Marco Sarracino. Tant’è vero che la lista presentata per l’assemblea campana a supporto di D’Amelio includeva i candidati di tutte le mozioni, rispettando le percentuali delle convenzioni dei circoli. Con il voto del congresso nazionale però è cambiato lo scenario e da Roma non si sono persi in chiacchiere. Il progetto di Schlein di «estirpare cacicchi e capibastone» è partito proprio dalla Campania, tra un’apertura al M5s e uno stop perentorio ad un possibile terzo mandato del presidente della Regione. Alla federazione di Caserta - scossa dal tesseramento dopato prima del congresso -, dovrebbe arrivare invece, sempre come commissario, Susanna Camusso, parlamentare eletta a Salerno ed ex battagliera segretaria della Cgil. 

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La vicenda del commissariamento del Pd regionale si intreccia con l’appuntamento di oggi che si terrà all’hotel Ramada dalle 16. L’assemblea è chiamata ad eleggere il nuovo segretario metropolitano dei dem, che sarà appunto il candidato unico Annunziata. Nei prossimi giorni si aprirà poi il dibattito sulle quote della segreteria metropolitana, con l’obiettivo di accontentare tutte le componenti. In sostanza si lavorerà ad un modello che tenga conto del puzzle che verrà fuori dalla segreteria nazionale. Se all’ala Bonaccini fosse accordato uno di due vicesegretari del Nazareno anche la ricaduta sul partito all’ombra del Vesuvio sarebbe meno traumatica. In caso contrario si rischia di andare al muro contro muro. C’è poi un aspetto squisitamente politico che salterà fuori dall’assemblea di oggi. Le conclusioni sono affidate al sindaco Gaetano Manfredi e al governatore De Luca.

La presenza dell’ex rettore, seppur con un profilo istituzionale, non passa inosservata. Quella del Pd potrebbe essere la sua casa naturale in un prossimo futuro: che si guardi ad un bis a Palazzo San Giacomo o all’affascinante sfida per la carica di governatore. Mentre da De Luca ci si aspettano fuoco e fiamme. Interverranno oggi anche l’ex sindaco Antonio Bassolino, che Annunziata ha invitato personalmente nei giorni scorsi, e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, eletto alla Camera proprio a Napoli.

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