Pd Campania, spunta l'ipotesi Valente per fermare Graziano

Pd Campania, spunta l'ipotesi Valente per fermare Graziano
di Luigi Roano
Sabato 26 Marzo 2022, 09:00 - Ultimo agg. 16:42
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L'ipotesi di una data per l'assemblea regionale del Pd dove sedersi a un tavolo per individuare il successore di Leo Annunziata è ancora molto fumosa per non dire inesistente. Ma il chiacchiericcio resiste, così come le telefonate incrociate i conciliaboli e le riunioni più o meno segrete. E questo perché se da un lato in Campania e a Napoli si muovono le varie truppe per individuare chi è troppo deluchiano, chi lo è meno o chi sta all'opposizione del governatore, a Roma invece tengono l'attenzione ben desta sul caso Campania e sono abbastanza stanchi di questo vuoto traccheggiare alla ricerca di un nome unitario che sembra una chimera. E infatti l'ipotesi commissario ogni giorno che passa diventa sempre meno un fantasma e sempre di più un fattore dai contorni ben delineati. In questo contesto, proprio perché molte cose si stanno facendo a Roma nella segreteria dem retta da Enrico Letta, spunta fuori un nome alternativo a Stefano Graziano gettato nella mischia appena Annunziata si è dimesso «per motivi personali». Si tratta di quello della senatrice Valeria Valente. Rumors che filtrano da politici vicino all'area che fa capo ad Andrea Orlando, Giuseppe Provenzano e Umberto del Basso De Caro. Curiosamente la Valente è stata commissario del partito a Pisa, la città natale di Letta da dicembre 2020 fino a pochi giorni fa, nominata dall'ex segretario Nicola Zingaretti. Tre mesi dopo, siamo a marzo 2021, quando Letta subentra a Zingaretti si prende venti giorni di tempo per mettere mano alle vicende politiche della sua città e riconferma la Valente chiedendole di restare e ricostruire il partito a Pisa. Insomma, intrecci che probabilmente nulla hanno a che vedere con il tam tam sul nome della Valente quale segretario regionale della Campania, ma che evocano sicuramente delle suggestioni. 

 

Cosa ne pensa la Valente di questo rumoreggiare attorno al suo nome? Agli amici racconta che ha sentito effettivamente come il suo nome rimbalzi a Napoli quanto a Roma anche perché è uno dei rari esponenti del partito a essere uscita fuori dalla logica delle correnti: nella sostanza, non sta con nessuna componente dei dem e questo la porrebbe al di sopra delle parti.

E forse questo profilo l'ha fatta salire nelle quotazioni come ipotesi per la segreteria regionale della Campania. Poi se possa bastare questo per unire un partito sfilacciato e sfiancato dalle guerre interne è tutt'altra questione. E la Valente lo sa bene tanto che alla sua ristrettissima cerchia di amici fa sapere anche che è felicissima di quello che sta facendo, del ruolo in Senato: è la capogruppo del Pd alla Prima Commissione (Affari Costituzionali) ed è soprattutto Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. Ieri è stata avvistata a Napoli dove ha incontrato i genitori della povera Ornella Pinto assassinata da quello che era il suo compagno. E lei a Napoli ci sta molto di rado. La sostanza della questione è che la senatrice non lo farebbe mai il segretario del Pd campano perché è lontana dalle logiche campane e napoletane. Altro discorso è se a chiederglielo fosse Letta. In quel caso da dirigente del partito non potrebbe dire no. Il tema è che a oggi nonostante il chiachiericcio nessuno le ha chiesto di scendere in campo per la Campania. Lo stesso discorso vale per Graziano, anche lui è stato commissario del Pd calabrese con il via libera del segretario Letta. Ma pur essendo il suo nome il primo a venire fuori per la segreteria dem della Campania non ci sta nessuna traccia ufficiale di una richiesta in questo senso. Tatticismi? Strategie? Può darsi ma giova sottolineare ancora che la partita non si gioca solo qui, ma anche a Roma e Letta è molto sollecitato al riguardo e n on intende trascinarsi per molto tempo ancora questa vicenda. Vuole chiudere i giochi presto e una volta acclarato che non ci sono nemmeno le forze per fare un'assemblea di partito potrebbe decidere di spedire lui un commissario a strettissimo giro. 

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