Pd, tre anti-deluchiani nella squadra di Schlein: terzo mandato in bilico

Dal Nazareno un segnale anche a Manfredi: l'unico deputato a trattare è Sarracino

Sandro Ruotolo e Marco Sarracino
Sandro Ruotolo e Marco Sarracino
di Luigi Roano
Sabato 8 Aprile 2023, 09:00 - Ultimo agg. 16:00
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«Abbiate fede, vi ho promesso momenti di effervescenza e di allegria, facciamoci Pasqua e le pastiere e poi vedrete che ci ritroveremo» così il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca a chi gli chiedeva del Pd, il suo partito, e dell'incontro con il commissario regionale dei dem Antonio Misiani. Ma l'effervescenza per ora la porta ancora una volta Elly Schlein, la segretaria dei dem che ha varato la segreteria nazionale del partito e ha inserito dentro «i tre migliori nemici di De Luca», sogghignano dal quartier generale dei dem (mentre i fedelissimi del governatore non commentano). Ovvero Marco Sarracino, deputato napoletano segretario metropolitano fino a pochi giorni fa con la delega alla coesione, al sud e alle aree interne, Sandro Ruotolo che si occuperà dell'informazione e della memoria del partito, e Alfredo D'Attorre, docente con delega all'università di Articolo 1. Che un tempo molto lontano è stato vicinissimo a De Luca ma da oltre tre lustri ne è sostanzialmente all'opposizione. Tre che più antideluchiani non si potevano trovare. Uno scenario che non riguarda solo De Luca perché è anche un segnale al sindaco Gaetano Manfredi. La nomina di Sarracino fatta dalla segretaria significa che l'interlocuzione con il partito a livello nazionale non passa più per l'ente di Santa Lucia o altre figure emanazioni del governatore ma per il deputato napoletano che ha appunto la delega al Sud. Manfredi è rispettoso delle dinamiche dei partiti che lo sostengono e delle scelte del Pd, ma è anche vero che lui da sindaco della terza città d'Italia ha capacità di dialogare con tutti a prescindere. 

Il governatore prima di dispensare «allegria» aspetta novità dal partito romano, vale a dire la conferma a o meno del figlio Piero a vice capogruppo alla Camera.

Conferma oggi in bilico. E l'umore del presidente già abbastanza grigio in caso di defenestrazione di Piero diventerebbe nero. La partita però De Luca se la gioca sul terzo mandato e tanto Sarracino quanto la segreteria nazionale e gli altri due campani su questo hanno idee ben chiare e il no a questa ipotesi è stato detto addirittura prima che vincesse le primarie dalla stessa Schlein. De Luca però ha la pelle dura e non sarà per nulla facile piegarlo. Prima della Schlein ci hanno provato Bersani, Zingaretti e lo stesso Letta ma alla fine lui è rimasto sempre a galla e non a caso all'assemblea provinciale di qualche giorno fa ha ribadito che «le sorti della Campania si decidono in Campania» e lo ha detto in faccia a Sarracino che era in prima fila. E proprio a Sarracino toccherà dimostrare che il partito in Campania e a Napoli sta cambiando. Servono fatti. A iniziare dal convincere i consiglieri regionali a non votare una legge elettorale regionale che può proporre De Luca che dia il via libera al terzo mandato, giusto per fare un esempio. Soprattutto se si considera che l'anno prossimo si voterà per le europee e per la prima volta il Pd della Schlein si misurerà con un voto politico in una terra dove De Luca non è più il drago di un tempo, ma ha ancora un certo peso elettorale.

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Non mancano dunque i banchi di prova e gli scogli da superare per costruire un nuovo Pd. «Noi dobbiamo guardare non al passato ma al partito del futuro - dice Sandro Ruotolo chiudendo di fatto la porta a De Luca - la segreteria varata dalla Schlein mi piace molto con Sarracino che ha la delega al sud e D'Attorre che ha l'università. Ma anche Annalisa Corrado che si occuperà della transizione ecologica così come Vincenza Rando, una colonna di Libera, farà la lotta alla mafia». Ruotolo torna sulla Campania e Napoli. «Siamo un partito nazionale - conclude - che prenderà decisioni, noi guardiamo alle domande che ci pone la crisi, ai 22mila giovani che ogni anno lasciano la Campania, ai 5 ragazzi che lasciano Napoli ogni giorno e fare la battaglia contro l'Autonomia differenziata». Parola a Sarracino: «Ringrazio Elly Schlein per la fiducia. Essere in segreteria nazionale - si legge su un post tratto da Facebook - rappresenta una grande responsabilità oltre che una importante sfida. Occuparmi del sud, della coesione territoriale, delle aree interne, significa continuare le battaglie fatte in questi anni. Significa poter contrastare le politiche di chi vorrebbe aumentare divari non più accettabili. Significa poter continuare a cambiare il Pd. Il Mezzogiorno e la aree interne rappresentano la più grande opportunità di sviluppo del nostro Paese». 

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