Piani urbanistici, è caos in Campania: attività edilizia bloccata, rischio commissari

Piani urbanistici, è caos in Campania: attività edilizia bloccata, rischio commissari
di Valentino Di Giacomo
Sabato 11 Gennaio 2020, 09:00
4 Minuti di Lettura
Una corsa contro il tempo o arriveranno i commissari ad acta in quasi tutti i comuni campani. È la disperata rincorsa che si apprestano a fare 470 dei 550 comuni in Campania se non provvederanno entro 150 giorni ad approvare i Piani urbanistici comunali (Puc). Ad oggi meno di cento sindaci sarebbero in regola, il resto dei comuni inadempienti dovrà farlo entro 150 giorni a partire dal primo gennaio. È quanto prevede una delibera regionale dello scorso marzo. Un vaso di Pandora scoperchiato dal capogruppo di Forza Italia in Regione Campania, Armando Cesaro.

Palazzo Santa Lucia ha dato seguito ad una legge regionale approvata nel 2004 che sanciva come termine ultimo perentorio per i comuni di approvare i piani urbanistici entro il 31 dicembre 2019, ma solo il 13% lo ha fatto. Nel corso degli ultimi mesi l'ente regionale ha inviato diverse diffide ai comuni con l'invito a mettersi in regola, ma gli appelli sono risultati vani. Con la delibera la Regione diffida i sindaci e offre 150 giorni di tempo ai primi cittadini per provvedere a varare i Puc, ma per la maggior parte dei comuni sarà una sorta di mission impossible. Chi non ci riuscirà vedrà l'arrivo di un commissario ad acta che dovrà provvedere al varo del piano urbanistico comunale. A nominare i commissari sarà la stessa Regione Campania, il compito spetta al presidente della giunta sentito l'assessore all'Urbanistica. Per questo i consiglieri regionali di Forza Italia hanno il sospetto che dietro questa accelerazione ci sia l'interesse da parte del governatore Vincenzo De Luca di «approfittare dell'impasse per varare nuove nomine». Ma l'assessore regionale all'Urbanistica, Bruno Discepolo, smorza la reale portata dell'intervento normativo. «Abbiamo semplicemente definito una graduazione dei nostri interventi per i comuni inadempienti che hanno avuto oltre 15 anni per mettersi in regola. Ora i comuni avranno 60 giorni di tempo per l'approvazione del preliminare del Puc e 90 per approvare il piano definitivo». La deadline dei 150 giorni complessivi potrebbe però slittare di un anno. «Entro febbraio contiamo di approvare il Testo unico per l'edilizia - spiega Discepolo - che prevede semplificazioni per la stesura dei piani urbanistici ed è previsto che non appena approvato il nuovo testo la presentazione dei Piani sarà rinviata di un anno». Il ricorso ai commissari subentrerebbe - secondo la giunta regionale - se proprio i comuni continuassero a ritardare nonostante i vari interventi.

LEGGI ANCHE Napoli, le idee di 160 studi di architettura per Bagnoli

In attesa del nuovo Testo unico, i comuni che hanno già avviato l'iter per la redazione del Puc potrebbero riuscire in tempo a far approvare il proprio Piano, ma tanti sono i comuni che adottano ancora vecchi piani regolatori e che non hanno mai provveduto ad avviare l'iter per la stesura dei piani urbanistici. Il Comune di Napoli, ad esempio, ha approvato lo scorso marzo gli atti di indirizzo per l'approvazione del Puc, ma ora dovrà accelerare per mettersi in regola con una definitiva approvazione da parte del consiglio comunale. «Stiamo procedendo alla redazione e avviato la fase procedurale e - spiega al Mattino l'assessore all'Urbanistica di Napoli, Carmine Piscopo - siamo nel pieno del percorso». Tra l'altro i comuni che non hanno approvato il Piano urbanistico ai sensi dell'articolo 9 del Testo unico dell'edilizia, potranno consentire solo ed esclusivamente la manutenzione ordinaria e straordinaria in ambito urbano. Tutte le attività da parte dei privati cittadini risulterebbero praticamente bloccate. Ciò significa che non potranno essere concessi permessi di costruzione e persino il Piano casa - rinnovato anche per il prossimo anno - risulterebbe nullo per quei cittadini che intendono ampliare le pertinenze della propria abitazione.

A catena l'assenza dei Puc nei vari comuni comporta ulteriori conseguenze e la possibilità di un minor gettito nelle casse comunali. Anche i terreni edificabili, quindi soggetti ad Imu, sarebbero automaticamente trasformati in terreni agricoli e per altri usi. A quel punto i proprietari di questi terreni a partire dal prossimo anno saranno esentati dall'Imu o costretti a pagare solo una minima parte delle tasse sulla proprietà. Generalmente per l'approvazione di un Piano urbanistico occorrono dai 18 ai 24 mesi, inevitabile quindi che tutti quei comuni che neppure hanno avviato l'iter non riescano a rispettare la scadenza dei 150 giorni fissati dalla Regione. Ma anche chi ha già iniziato le procedure previste dovrà comunque effettuare una folle corsa contro il tempo per mettersi al riparo dall'arrivo dei commissari ad acta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA