Fase 3 a Napoli, l'impegno di Spirito: «Con i canoni ridotti rimetto in moto il porto»

Fase 3 a Napoli, l'impegno di Spirito: «Con i canoni ridotti rimetto in moto il porto»
di Antonino Pane
Lunedì 22 Giugno 2020, 08:30 - Ultimo agg. 11:06
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Ripartire. Nel porto di Napoli, come in tutti gli scali campani, l'ordine è perentorio, bisogna rimboccarsi le maniche e tentare di recuperare il più in fretta possibile il terreno perduto. Pietro Spirito, presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Tirreno centrale, non vuole attendere oltre. «I porti di Napoli, Salerno e Castellammare devono rimettersi in moto subito. Alcuni segnali positivi già ci sono, altri arriveranno presto».
 


Per esempio?
«Il settore agroalimentare campano ha lavorato bene. Non si è mai fermato ed è stato il primo a riprendere a pieno ritmo».

Troppo poco per tre porti così importanti.
«Certo che è poco, sono segnali».

Ma quando il volano comincerà a girare di nuovo con la forza che aveva prima del Covid?
«Intanto dobbiamo aspettare le norme finali del decreto Rilancio e capire come aiutare i soggetti economici che operano nei porti e le compagnie portuali. Solo quando questi aiuti saranno definiti possiamo capire la spinta che riusciranno a dare».

Presidente, molti concessionari si aspettano riduzioni sostanziose dei canoni.
«Aspettiamo la conversione del decreto Rilancio. Ci sono emendamenti in discussione, solo alla fine riusciremo a capire se possiamo usare e in chi misura gli avanzi di amministrazione. Le preoccupazioni degli imprenditori sono anche le nostre. Sappiamo bene che per ripartire ci vogliono spinte forti dal punto di vista economico».

E intanto?
«Sono ripresi i cantieri per migliorare le nostre infrastrutture. Non è poco, credetemi. Dopo il fermo totale ora, almeno, si lavora».

Si riferisce al cantiere per il nuovo Beverello?
«Sì. Ma non solo quello. Stiamo migliorando la viabilità stradale e completando la rete fognaria. E poi a Salerno l'imbocco del porto. L'andamento è ancora lento per le norme sul distanziamento. Speriamo che da fine luglio anche questo limite sarà superato per marciare a pieno ritmo».

Il Beverello continua a sollevare polemiche. Spazi ristretti per i flussi, distanziamenti mai rispettati e siamo a giugno. Cosa succederà a luglio e ad agosto?
«Abbiamo dato disposizioni per migliorare i percorsi e intensificare i controlli. I rilievi mossi dagli albergatori di Ischia e Capri sono stati tutti accolti. Naturalmente facciamo i conti con persone che non sempre rispettano le indicazioni».

E non ci sono ancora le crociere.
«Il settore delle crociere è quello che ci preoccupa di più in questo momento. Abbiamo solo navi ferme alle banchine della Stazione Marittima e questo è un panorama desolante che proprio non vorremmo vedere».

Non ci sono prospettive a breve?
«Il settore delle crociere ripartirà e lo farà alla grande, non ci sono dubbi. Proprio per questo stiamo lavorando con la Regione per stimolare alla ripresa gli accosti di navi nei porti di Napoli e Salerno. I flussi turistici delle crociere sono fondamentali per l'economia della Campania, per questo stiamo promuovendo incontri con le società armatrici per facilitare attracchi nei nostri porti».

I tempi?
«Se pure le navi saranno autorizzate a ripartire entro il 2020 credo che noi dobbiamo essere pronti per la primavera 2021. Dobbiamo essere in grado di dare alle compagnie di crociera possibilità di far visitare ai loro ospiti i luoghi più belli delle nostre città e di tutto il territorio regionale. La Campania è da sempre una meta molto gettonata proprio per la ricchezza dell'offerta».

E la Zes? Siamo in linea con le aspettative?
«Fino a gennaio le adesioni al credito di imposta da parte degli imprenditori avevano sfiorato i 40 milioni di euro. Poi si è fermato tutto per il Covid. Il nostro obiettivo, comunque, è sostenere per lo sviluppo attività che sono già all'Interno della zona economica speciale. Per questo riteniamo fondamentale agire su due punti: arrivare all'autorizzazione unica, ad un solo soggetto capace di rilasciare le autorizzazioni e questo dovrebbe essere inserito nel decreto semplificazioni. Il secondo obiettivo è quello di tenere aperta la finestra con il mondo delle banche e della finanza per supportare investitori che intendono promuovere nuove iniziative».

Insomma si riparte?
«Certo.
I nostri porti riusciranno a superare anche questa terribile batosta. Gli sforzi di tutti sono notevoli, i risultati arriveranno, non ci sono dubbi». 

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