Primarie, lite sui gazebo a Salerno:
«Installati più seggi che a Napoli»

Primarie, lite sui gazebo a Salerno: «Installati più seggi che a Napoli»
di Luigi Roano
Venerdì 1 Marzo 2019, 11:00
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A 72 ore dalla primarie già scoppiano le prime polemiche sui seggi con Salerno - la città del governatore Vincenzo De Luca - nel mirino della critica. Un vespaio sollevato anche dall'ex ministro della Giustizia Andrea Orlando. Per l'ex Guardasigilli in proporzione i seggi di Salerno sono 8 volte di più di quelli di Napoli. Orlando va ricordato che appoggia Nicola Zingaretti, il favorito per la segreteria nazionale, Roberto Giachetti, Maurizio Martina che invece è sostenuto proprio da De Luca. Senza giri di parole in Campania qualcuno teme la discesa in campo delle cosiddette truppe cammellate, dei signori delle tessere, ma ancora di più che si possano registrare episodi poco trasparenti che hanno caratterizzato le ultime tornate delle primarie a Napoli e nell'intera regione. Ma procediamo con ordine.
 
Secondo gli osservatori, quota un milione di partecipanti alle primarie di domenica si raggiungerà anche e soprattutto se in Campania ci sarà una forte mobilitazione, di qui la polemica che investe il feudo di De Luca e l'abbondanza di seggi. Nelle 5 province della terza regione italiana per numero di abitanti saranno 569 i seggi allestiti aperti dalle 8 alle 20, con circa 2mila volontari impegnati tra presidenti e scrutatori. Dei 569 gazebo della Campania, 34 saranno allestiti a Napoli. Ma spicca il dato di Salerno dove i seggi saranno ben 16, poco meno della metà dei seggi di Napoli nonostante quest'ultima conti una popolazione 8 volte superiore. E questo a fronte anche delle poche unità presenti negli altri capoluoghi di provincia come Avellino, 5 gazebo, e Benevento 2, mentre il dato di Caserta non è ancora definitivo. Si ricorderà che proprio Salerno è stata tra le città maggiormente decisive per il successo nel voto dei circoli campani di Maurizio Martina, candidato sostenuto da De Luca, qui Martina ha ottenuto il 64% dei voti, vincendo la competizione su scala regionale con gli altri candidati chiudendo con il 51,04%. Più dietro Nicola Zingaretti, con il 35,9% nei circoli della Campania, e Roberto Giachetti, con il 7,1%.

In Campania si vota pure per il rinnovo della segreteria regionale e anche in questo caso, nel voto dei circoli, c'è stato il successo di Leo Annunziata - 60,1% - sindaco di Poggiomarino sostenuto da De Luca, dal capogruppo in Regione Mario Casillo, dal parlamentare Lello Topo, la segretaria uscente Tartaglione e il segretario provinciale Costa. E, ancora l'area Dem di Teresa Armato e il consigliere regionale Pd Gianluca Casillo, malgrado Armato e Daniele al nazionale appoggino Zingaretti. Contro il 23,6% di Umberto Del Basso De Caro (che sostiene Martina) e il 16,2% di Armida Filippelli, la candidata di Zingaretti. Insomma il voto di Salerno incide in maniera pesante sia a livello locale che nazionale tanto da poter essere determinante.

«Potranno votare per l'elezione del segretario e dell'assemblea nazionale e regionale del Partito democratico - si legge in una nota del Pd - tutti i cittadini che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Pd e di sostenerlo alle prossime elezioni». Per votare sarà necessario esibire il documento di riconoscimento e la tessera elettorale. I non iscritti al Pd dovranno pagare un contributo simbolico di 2 euro. Potranno votare anche gli stranieri regolarmente residenti in Italia e quelli di età compresa tra 16 e 18 anni, se registrati sul sito del Pd. Gli elettori riceveranno due schede, una per il Congresso nazionale, l'altra per il regionale.
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