Primo maggio, appello dei sindacati dal lungomare di Napoli: «Il lavoro sia centrale nell'agenda del Paese»

Primo maggio, appello dei sindacati dal lungomare di Napoli: «Il lavoro sia centrale nell'agenda del Paese»
Venerdì 1 Maggio 2020, 19:00 - Ultimo agg. 19:18
3 Minuti di Lettura

«È un primo maggio diverso. Le piazze sono senza lavoratori, ma il lavoro è sempre al centro dell'agenda del Paese». Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, nel corso della diretta televisiva del Tg3 Campania dal lungomare partenopeo. «Il sindacato, anche se oggi in maniera necessariamente virtuale - ha ricordato Schiavella - come ogni primo maggio è vicino al mondo del lavoro e ne rappresenta le ragioni. È infatti grazie al lavoro di tanti che si è potuta arginare l'emergenza sanitaria». «Il lavoro - secondo Schiavella - dovrà essere al centro anche della fase che si apre, per rispondere alle esigenze di reddito e di occupazione dei tanti, dei troppi che a Napoli e in Campania rischiano di perderlo. Ma soprattutto abbiamo bisogno che si impari dalla crisi, che ha reso del tutto evidente la fragilità di un modello di sviluppo dove prevalgono le sole esigenze del mercato che producono diseguaglianze».

LEGGI ANCHE Napoli, primo maggio delle Reti sociali: «Reddito di emergenza per tutti»

«Abbiano quindi bisogno - ha concluso Schiavella - di un nuovo modello di sviluppo dove coesione sociale e coesione territoriale, la persona e il ruolo dello Stato tornino al centro dell'agenda politica». «Abbiamo bisogno di liquidità, - ha affermato il segretario generale della Cisl di Napoli, Gianpiero Tipaldi - i lavoratori e le imprese hanno bisogno di soldi, tantissima gente non ha percepito le buste paga a fine mese e non sa come andare avanti». Finita questa fase - ha ricordato Tipaldi - avremo un problema serio: c'è chi non riprenderà, c'è chi riprenderà a ritmi lenti. Quindi dobbiamo sostenere l'economia, ma prima di tutto tutelare la salute e garantire autonomia alle persone e alle famiglie per poter mettere il piatto a tavola«.
«Abbiamo una fase difficile - ha concluso Tipaldi - è come se fossimo nel dopoguerra, ma ancora in guerra. Cosa molto più complicata di ciò che si è verificato alla fine della seconda guerra mondiale».
 


«La grande unità dei lavoratori con Cgil Cisl Uil - secondo il segretario generale della Uil di Napoli, Giovanni Sgambati - è un segno di grande condivisione. Dobbiamo guardare in positivo allo sviluppo del dopo emergenza. Abbiamo delle potenzialità, come la nostra creatività e delle debolezze, come quella digitale». «Gli investimenti per il Mezzogiorno - ha aggiunto Sgambati - vanno confermati e noi possiamo rilanciare una grande battaglia per la riduzione dell'orario di lavoro e soprattutto per dare una prospettiva a questo Sud». «Non è detto che usciremo male da questa emergenza - ha concluso Sgambati - bisogna auspicare e lavorare tutti per un'uscita positiva»

© RIPRODUZIONE RISERVATA