Pd, l'affondo di Schlein a Giugliano: «No a strani giochini, partito da cambiare»

«Io lontana dai “signori delle tessere”, sono libera». E a Caserta Camusso attacca Oliviero: «Metodi gravi»

Elly Schlein
Elly Schlein
di Valentino Di Giacomo
Giovedì 2 Febbraio 2023, 23:03 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 07:11
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Inviato a Giugliano 

Lavoro e ambiente sono i temi più battuti da Elly Schlein nella sua visita in Campania, prima nel popolatissimo comune di Giugliano e poi a Caserta. Ma la candidata alle primarie per la segreteria del Pd non risparmia stilettate al suo partito. Proprio in Campania è scoppiata la grana delle tessere gonfiate: in alcuni Comuni ci sono quasi più nuovi iscritti al Pd che elettori dei democrat.

«Sono fiera - ha detto Schlein in un gremitissimo comizio in una piazza di Giugliano - di essermi tenuta stretta la mia libertà, perché se avessi ceduto di un centimetro su questo mi sarei appropriata dello stesso metodo sbagliato che ha portato il Pd alla deriva.

Voglio tenermi lontana dai “signori delle tessere”, questo è un fenomeno preoccupante».

Con Schlein a Giugliano c’era il segretario provinciale di Napoli, Marco Sarracino. «La piazza - ha detto il giovane parlamentare - conferma che la forza di Elly è nel partito, ma soprattutto sul territorio. Le primarie non hanno affatto un esito scontato». Ed è sul sistema dei tesseramenti che il partito locale, così come al Nazareno, ha acceso i riflettori. In Campania dovrebbero saltare almeno 980 tesseramenti. La regola prevedeva che con una transazione era possibile effettuare al massimo tre tesseramenti, nelle quasi mille irregolarità riscontrate ci sono casi di pacchetti di appena quattro tesseramenti (che comunque saranno invalidati), ma anche transazioni con le quali sono state acquistate oltre settanta tessere. «Abbiamo letto - ha spiegato Schlein - di tesseramenti gonfiati, è preoccupante, ma ce ne stiamo occupando e abbiamo massima fiducia nelle commissioni che stanno analizzando i dati e in Franco Roberti che sta vagliando tutti i processi. Non accetteremo i soliti giochini di pacchetti di tessere, noi siamo altro e ci batteremo per la massima trasparenza per non inficiare la straordinaria partecipazione delle persone che stanno tornando e hanno voglia di un partito diverso anche nei metodi». 

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Il caso delle tessere gonfiate è stato trattato anche nel comizio di Caserta. Con Schlein c’era la senatrice eletta proprio in Campania, Susanna Camusso. Bersaglio dell’ex segretario della Cgil è il presidente del consiglio regionale, Gennaro Oliviero. «Ho letto che a Sessa Aurunca, proprio il paese natio di Oliviero - ha detto Camusso dal palco - c’è stato un boom di tesseramenti. Ricordo benissimo, proprio perché qui ho fatto la mia campagna elettorale battendo palmo su palmo il territorio, che Oliviero proprio prima delle elezioni annunciò che non avrebbe votato il Pd, poi recentemente ha formulato un documento contro il commissario regionale Francesco Boccia, ora appoggia Bonaccini. È con questo modo di fare che il Pd non va avanti, con questi metodi, non mi meraviglia che in certe località ci sia questa discrepanza tra nuovi tesserati e storici risultati elettorali del nostro partito». Nessuna chiusura, invece, sulla possibilità che il governatore Vincenzo De Luca possa guidare per la terza volta la Regione. «Prima - dice Schlein - va terminato questo mandato tenendo ben presente le priorità per i campani, poi a partire dai temi da tenere al centro faremo guarderemo alle prossime sfide per le amministrative e le regionali».

 

Agenda rossa tra le mani, Schlein ha arringato la platea con le battaglie che da sempre la vedono protagonista. Il lavoro, la scuola, la sanità, ma dalla Campania ha voluto manifestare forte e chiaro la sua contrarietà per l’approvazione dell’autonomia differenziata. «Addirittura - ha detto la candidata alla segreteria dei democrat - hanno fatto un applauso in consiglio dei ministri, ma è solo un contentino che Meloni ha dato alla Lega in vista delle elezioni in Lombardia. Per contrastare tutto ciò bisogna unirsi nel merito insieme a tutte le opposizioni, i 5 Stelle, ma anche il Terzo Polo. Siamo qui a parlare di come vogliamo ricostruire il Pd, siamo peraltro in una città (dove il Pd governa con M5s) che ha dimostrato come sui temi si possano trovare convergenze e alleanze ampie».

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