Quarto, de Magistris: «Se la Capuozzo non ha nulla da nascondere non si deve dimettere»

Quarto, de Magistris: «Se la Capuozzo non ha nulla da nascondere non si deve dimettere»
Lunedì 11 Gennaio 2016, 14:46
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«Io credo che se Rosa Capuozzo è convinta di essere un punto di riferimento per la lotta alla camorra, che non ha nulla da nascondere, secondo me non si deve dimettere». Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando del caso del Comune di Quarto (Napoli) e della possibilità per il sindaco Rosa Capuozzo di dimettersi.

«Se è convinta che la sua elezione ha significato fare passi in avanti nella lotta alla camorra - afferma - non capisco perché dovrebbe dimettersi. Però deve spiegarcelo e chiarire tutto, per fare un bel percorso di lotta. E se è un percorso di lotta deve avere la schiena dritta per mettersi contro mala politica e camorra: per quanto mi riguarda ci avrà sempre al suo fianco». Per de Magistris, quanto sta accadendo a Quarto «é qualcosa di molto grave sul piano dell'esigenza di verità, trasparenza che tutti noi vogliamo conoscere e sapere».

«Grave perché é la prima volta che un movimento che si caratterizza per essere innovazione della politica, dopo pochissimo tempo è messo sotto la lente di ingrandimento per fatti di camorra, espulsioni, pressioni». Non una bella pagina», per de Magistris, e questo, tiene a precisare, «al di là di come andranno le indagini».

Fino a questo momento, dal suo punto di vista, ciò che è mancata è stata la «chiarezza». «Vedo purtroppo che non si è fatta chiarezza in questa vicenda - sottolinea - ma è aumentata la confusione». Sta, però, venendo fuori - è la riflessione del sindaco - che «nessuno ha il marchio dell'esclusività per ergersi a paladino della morale pubblica».

Un ragionamento che non vale tanto nello specifico, ma per chi «in generale pontifica quotidianamente e dà patenti di moralità, emettendo giudizi frettolosi». «Io ho molto rispetto per il M5S - aggiunge - che considero una cosa che fa bene al Paese e mi sento vicino a chi ha creduto nell'esperienza di Quarto». Al posto della Capuozzo, il sindaco spiegherebbe »a chi l'ha votata e al paese intero visto che è diventato un caso nazionale, come stanno veramente le cose».

«Non credo che la cifra della lotta alla camorra, la questione morale, la legalità sostanziale, si misurino dal fatto che uno si deve dimettere se raggiunto da un avviso di garanzia, se c'è una campagna mediatica, o debba essere espulso se non è d'accordo - conclude - Dove arriveremmo così? Qui bisogna capire bene le storie delle persone e dei movimenti». 
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