Quarto, l'ex sindaco Capuozzo: «Con le mie dimissioni ho fallito»

Quarto, l'ex sindaco Capuozzo: «Con le mie dimissioni ho fallito»
Lunedì 25 Gennaio 2016, 21:16 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 08:40
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NAPOLI - «Mi è pesato moltissimo dire 'mi dimetto' perché sento di aver tradito i cittadini di Quarto che hanno creduto nel riscatto sociale con il plebiscito tributato dal Movimento 5 Stelle, e che chiedono ancora adesso il cambiamento». Lo ha detto il sindaco dimissionario di Quarto, espulsa dall'M5s, Rosa Capuozzo, ospite di Porta a Porta in onda stasera. «Mi sento di aver fallito e tradito i principi e le aspettative di tutti i cittadini di Quarto - ha aggiunto Capuozzo - anche quelli che non ci hanno votato e che ci hanno appoggiato dopo che è esploso il caso mediatico. I cittadini hanno capito e hanno appoggiato Rosa Capuozzo».

Ha avuto la sensazione che il Movimento 5 Stelle possa essere infiltrato? «Assolutamente sì. Un tentativo di infiltrazione c'è stato anche se noi abbiamo reagito». Così ha risposto Rosa Capuozzo, sindaco dimissionario. «Sento di aver fallito ma anche il Movimento 5 Stelle ha fallito - ha affermato l'ex sindaco, che ha già formalizzato le dimissioni - abbiamo fatto un passo indietro quando bisognava resistere. Ma noi così un territorio difficile non riusciamo a governarlo. Dobbiamo strutturarci».

«Quello che sapevo io sapeva anche il Direttorio» ha ribadito il sindaco dimissionario. Capuozzo ha ancora sottolineato che il consigliere Giovanni De Robbio, al centro della polemica che la riguarda, «non ha mai fatto una minaccia come figura giuridica, è stato molto sottile, ha detto di temere uno scandalo per la casa», e il presunto abuso edilizio riguardo al quale Capuozzo afferma di non avere preoccupazioni.

«Non ho trovato la possibilità di denunciarlo perché non vedevo una minaccia», ha proseguito, ma a Roberto Fico e Luigi Di Maio «ho spiegato le pressioni di De Robbio e ho detto che non volevo pressioni da una persona che veniva dal territorio», ha aggiunto sottolineando che «la camorra sale sul carro dei vincitori». «Fico e Di Maio - ha aggiunto Capuozzo - avevano la stessa conoscenza mia della questione.
Io stessa la storia l'ho capita alla fine. Ho capito che sono stata un elemento di rottura e capisco che i poteri occulti mi vedevano come una persona da contrastare».
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