Futuro in politica, Cantone dribbla: «Fino al 2020 sarò presidente dell’anticorruzione»

Futuro in politica, Cantone dribbla: «Fino al 2020 sarò presidente dell’anticorruzione»
di Oscar De Simone
Lunedì 27 Novembre 2017, 09:52 - Ultimo agg. 12:59
2 Minuti di Lettura
«Per adesso e sino al 2020 sarò il presidente dell’autorità nazionale anti corruzione». Così risponde Raffaele Cantone - presente questa mattina nella sede napoletana dell’ordine dei commercialisti - a chi gli chiede di un suo futuro in politica.
 


A margine del forum - incentrato sull’anticorruzione e sulla trasparenza negli enti locali - il presidente Cantone non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito ad un suo possibile futuro politico, restando concentrato sull’argomento principale del suo intervento. 
 
 

«Il nostro stato è fatto da piccole, medie ed anche micro imprese» continua Cantone. «Nel settore degli appalti ad esempio, andrebbe garantita la presenza di queste realtà e anche di quelle territoriali. Molti imprenditori si tagliati fuori dai grandi appalti proprio per l’impossibilità di partecipare a lotti troppo grandi. Il nostro impegno come autorità anti corruzione è proprio quello di aprire il mercato il più possibile e verso tutti».

«Forse la camorra non è più forte come quella di vent'anni fa, ma soprattutto nella provincia fa sentire forte il suo morso nella capacità di controllare le attività» dice ancora Cantone. «Non ci dobbiamo nascondere dietro a un dito - ha affermato - nel nostro contesto caratterizzato da un significativo inquinamento della criminalità organizzata, questo incide moltissimo sul tasso di legalità degli enti locali». «È evidente che i meccanismi di prevenzione rientrano fondamentali - ha aggiunto - e l'idea di attendere semplicemente l'intervento della magistratura ex post, quando i reati si sono già verificati, è assolutamente non corretto». «È assolutamente necessario, ma si tratta di un intervento quando il danno è stato fatto - ha sottolineato - Il tema vero è provare a intervenire nella fase precedente cioè mettendo all'interno dei sistemi quegli anticorpi che possono evitare che si verifichino fatti di corruzione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA