Razzismo assicurativo a Napoli e Sud,
Muscarà: «Qui non è cambiato niente»

Razzismo assicurativo a Napoli e Sud, Muscarà: «Qui non è cambiato niente»
Venerdì 3 Giugno 2022, 13:10 - Ultimo agg. 13:11
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«Una delle promesse del Movimento 5 Stelle specialmente il Campania, fu proprio quella di combattere il cosiddetto “Razzismo Assicurativo” – dichiara la consigliera del gruppo misto Maria Muscarà – governano l’intero Paese ormai da 4 anni, ma dopo tre governi pentastellati, a Napoli ancora chiedono 3000 euro per assicurare un veicolo che magari ne costa 2000. Nonostante le truffe assicurative che ovviamente non vengono catalogate come tali, il Sud secondo i dati Istat, guida meglio del Nord, e pur riportando un’incidentalità inferiore è costretto a pagare di più».

Come ha dichiarato il consulente assicurativo Massimo Quezel, in un recente servizio di Luca Abete su Striscia la Notizia, l’unico vero motivo è quello di fare cassa al Sud, perché non c’è un reale motivo che i meridionali paghino di più per assicurare la propria auto.

Si vuole costringere i meridionali a portare la residenza al Nord anche per le assicurazioni (così come per accedere a dei prestiti bancari), magari perché più residenza vuol dire anche più fondi in una parte del Paese?

È un circolo vizioso che va fermato, aumentare i prezzi al Sud per giustificare il mancato pagamento da parte dei cittadini, «le truffe assicurative» che poi non arrivano mai in fondo. Si chiede ufficialmente un intervento vero dell’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, perché non è giusto che pur facendo parte dello stesso Paese, anche per le assicurazioni, il Sud debba pagare di più e si ha la faccia tosta di affermare il contrario.

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