Rbd, un fondo britannico ferma l'asta di navi e hotel a Capri

Rbd, un fondo britannico ferma l'asta di navi e hotel a Capri
di Anna Maria Boniello
Giovedì 21 Febbraio 2019, 09:03
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Annullata l'asta che era stata fissata per domani, quando sarebbero stati venduti i beni immobiliari della RBD, la società Rizzo Bottiglieri De Carlini che era stata dichiarata fallita nel 2018. Ad annunciare il procedimento di annullamento della vendita giudiziaria sono stati i curatori fallimentari Giovanni Alari, Vincenzo Ruggiero e Luciano Caiazzo, che lo hanno scritto sul portale dei creditori. Un colpo di scena maturato quasi in extremis: nei giorni scorsi è infatti arrivata un'offerta di acquisto da parte del fondo di private equity Reuben Brothers, che si è fatto avanti con 270 milioni di euro, dei quali un anticipo del dieci per cento è già stato versato in garanzia.
 
Il provvedimento giudiziario sospende la procedura di vendita sia del ramo shipping, che comprende una flotta di tredici navi, sia della società Hlp Hotel La Palma Spa che detiene l'Hotel La Palma di Capri, lo storico albergo isolano a quattro stelle che conta ben 72 camere e una serie di spazi tra terrazzi, bar, roof affacciati sulla strada più elegante dell'isola. Il fondo acquisterebbe infatti l'intero blocco di beni. La notizia è subito rimbalzata tra gli ambienti dell'imprenditoria isolana che l'hanno accolta favorevolmente, considerandola il segno dello scampato pericolo per una delle perle dell'hotellerie caprese. L'asta annullata prevedeva un'offerta per il ramo shipping di 190 milioni di dollari mentre per il ramo alberghiero l'offerta minima era stata fissata invece in 35 milioni di euro. L'ipotesi di concordato fallimentare aveva cominciato a circolare da qualche tempo e secondo indiscrezioni, che non sono state sinora smentite, nel fondo Reuben Brothers sarebbero parte attiva alcuni componenti delle famiglie Rizzo, Bottiglieri e De Carlini che in questo modo tornerebbero ad appropriarsi dei beni societari.

Annullata l'asta, il tribunale fallimentare ha anche messo uno stop temporaneo alle procedure di vendita giudiziaria: un segnale che sembra confermare le intenzioni del tribunale di Torre Annunziata di accettare la milionaria offerta avanzata dal fondo britannico. Anche se non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte degli attuali proprietari sia del ramo shipping che degli hotel e nessun commento ufficiale da parte dei curatori fallimentari né dal Tribunale, negli ambienti armatoriali in tanti sono pronti a giurare che le famiglie Rizzo Bottiglieri e De Carlini saranno parte attiva nel rilancio della società. E, come si accennava, la notizia viene accolta a Capri con un sospiro di sollievo: gli attuali proprietari hanno infatti sempre dato impulso con le loro attività all'economia locale, mentre l'ipotesi del passaggio di mano a un altro soggetto economico avrebbe allungato un'incognita sul destino dell'hotel di lusso, una vera e propria perla dell'accoglienza turistico-alberghiera sull'isola.

Sotto la gestione dei Bottiglieri, l'hotel La Palma si è sempre caratterizzata per la sua clientela di spicco, che vi trovavano servizi di alto livello. Dice tutto il libro degli ospiti d'onore, che vanta la firma del presidente emerito Giorgio Napolitano che trascorreva nell'albergo caprese i giorni a cavallo tra Capodanno e l'Epifania, la firma del Premio Nobel della letteratura Derek Walcott, quella dello scrittore e giornalista Roberto Gervaso, di illustri prelati come Padre Georg Gänswein, nominato Prefetto della Casa Pontificia da Papa Ratzinger, ospite di queste stanze quando l'Hotel La Palma ospitava il Festival della Poesia «Premio Capri» ideato ed organizzato dal compianto Claudio Angelini.
 
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