Rc auto, patto bipartisan: «Serve una tariffa unica»

Sinistri, proposta di legge alla Camera

Rc auto, patto bipartisan: «Serve una tariffa unica»
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 21 Novembre 2022, 09:12 - Ultimo agg. 17:28
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Nuova legislatura, nuovo tentativo. Con la speranza, stavolta, che il progetto vada in porto. Il tema è quello che tutti i napoletani e gran parte dei campani ben conoscono: il caro dell'Rca, che nella maggioranza dei casi presenta costi superiori al resto d'Italia. Se è vero che a Napoli ci sono tante tentate truffe ai danni delle compagnie assicurative, è altrettanto vero che la maggioranza di cittadini onesti sono costretti - nonostante una condotta di guida immacolata da anni - a pagare dal 30 al 50 per cento in più di premi assicurativi rispetto ai guidatori delle altre metropoli italiane. Il tema è ricorrente da diverse legislature: tante le proposte di legge presentate da esponenti di ogni forza politica che però non sono mai riuscite ad arrivare al voto favorevole del Parlamento.

L'ultimo a provarci è il consigliere regionale e nuovo deputato di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che punta a modificare l'articolo 133 che regola le assicurazioni private per garantire a tutti i cittadini italiani - a parità di condizioni - lo stesso premio minimo. Non è e non sarà l'unica proposta di legge su questo tema, ma i parlamentari campani sono tutti pronti a fare la propria parte a prescindere dal partito di appartenenza.

«L'attuale sistema della responsabilità civile verso terzi - spiega Sergio Rastrelli, senatore di Fdi e coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni non è assolutamente adeguato agli standard europei ed ha effettivamente determinato nel tempo una intollerabile discriminazione territoriale nella imposizione dei premi di polizza da parte delle compagnie assicurative.

La destra ha sempre perseguito in Parlamento l'obiettivo del progressivo allineamento delle tariffe della Rc auto in tutta Italia». Sulla stessa scia Annarita Patriarca di Forza Italia: «Il differenziale di prezzo dell'Rc auto tra le province del Nord e quelle del Sud è un tema complesso che impone una riforma organica che faccia sintesi tra vari aspetti: da quello assicurativo a quello economico, da quello tecnologico a quello statistico. Sceglieremo la proposta che per il Sud e per i campani offrirà maggiori garanzie. Tutto il sistema del bonus-malus, dopo trent'anni, sta iniziando a mostrare segni di usura». È giunto il momento di agire».

Non si sottrae a un impegno in questo senso anche la Lega. «La redistribuzione più equa dei premi assicurativi è senz'altro una cosa auspicabile. Tema scottante e spesso si sbaglia approccio. La questione attualmente non è Nord-Sud (Enna paga molto meno di Milano) ma grandi centri e piccoli centri. È opportuno intervenire tenendo conto degli aspetti concreti senza fare battaglie teoriche e demagogiche, ma con misure precise e puntuali perché gli automobilisti virtuosi paghino di meno». Apre alla possibilità il campano Pino Bicchielli, eletto con Noi Moderati. «La linea deve essere quella del rispetto della legalità - spiega - non è giusto che i cittadini onesti paghino per i disonesti, così come deve esserci maggiore severità per chi truffa le assicurazioni».

Se dalla maggioranza c'è apertura, l'opposizione si augura che questa possa essere la legislatura decisiva per arginare le sperequazioni ai danni dei campani. «Sosterrò - spiega Stefano Graziano del Pd - la proposta per impedire alle compagnie assicurative di determinare ulteriori aggravi di costi sui cittadini che non causano sinistri. Con questa proposta possiamo garantire, senza alcun onere per le casse dello Stato, due importanti obiettivi: eliminare, da un lato, le discriminazioni tra le province e regioni; dall'altro, contribuire a debellare definitivamente il fenomeno delle residenze false. È grave che a Caserta come a Napoli la tariffa minima dell'assicurazione sia di 478 euro rispetto al premio medio nazionale di 353 euro». Il partito che più volte ci ha provato ad intervenire negli scorsi anni è sicuramente il Movimento 5 Stelle, ora ci riprova.

«Trovo inaccettabile - spiega il deputato M5s, Dario Carotenuto - che neanche con l'arrivo di nuove tecnologie antifrode, penso ad esempio ai nuovi modelli di scatola nera, si possa consentire a chi non è coinvolto in nessun sinistro da 10 anni e più, di poter pagare una tariffa analoga su tutto il territorio nazionale. Un'ingiustizia». Non si sottrae il Terzo Polo, con la neopresidente di Azione ed ex ministra del Sud, Mara Carfagna: «Il mercato delle assicurazioni RC auto continua a penalizzare il Sud, dove le polizze hanno costi di gran lunga superiori rispetto al Nord, anche per gli automobilisti virtuosi, che magari non hanno mai avuto responsabilità di sinistri o non ne hanno da anni. Napoli ne è la dimostrazione più evidente, ma lo stesso vale per altre città. In pratica gli automobilisti meridionali sono costretti a pagare una tassa occulta, iniqua e inaccettabile, legata alla residenza, con vari effetti distorsivi, tra cui l'incentivo alle frodi. Sì, dunque, all'individuazione di strumenti in grado di dare finalmente pari opportunità a tutti gli automobilisti».

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