Recovery plan, la sfida di Manfredi: «Sei progetti in un mese»

Recovery plan, la sfida di Manfredi: «Sei progetti in un mese»
di Valerio Esca
Giovedì 23 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 24 Dicembre, 14:17
3 Minuti di Lettura

Sei progetti da 50 milioni di euro da mettere nero su bianco entro il 15 gennaio. È corsa contro il tempo per presentare i progetti relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza di Napoli e i Comuni dell'area metropolitana. Andranno poi depositati al ministero entro il 28 febbraio. Se n'è discusso ieri in un incontro, in modalità telematica, convocato da Gaetano Manfredi con i sindaci e i commissari di tutti i Comuni della provincia di Napoli. In totale hanno partecipato una cinquantina di sindaci dei 92 della provincia.

I progetti saranno presentati o dai Comuni stessi o dalla Città metropolitana come capofila. Saranno in tutto sei le proposte per il Pnrr: 2 riguarderanno la città di Napoli e 4 saranno strutturate in base ad aree omogenee. I territori della provincia sono stati accorpati nelle zone Flegrea giulianese (Giugliano, Qualiano, Quarto, Villaricca, Pozzuoli e i Comuni dell'isola di Ischia); Nord (Marano, Calvizzano, Mugnano, Melito, Casandrino, Sant'Antimo, Casavatore, Arzano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Cardito, Crispano, Casoria, Afragola, Caivano e Acerra); Interno Vesuvio-Nolano (San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Volla, Cercola, Pollena Trocchia, Casalnuovo, Sant'Anastasia, Pomigliano, Castello di Cisterna, Brusciano, Mariglianella, Marigliano, San Vitaliano, Scisciano, Saviano, Nola, Cimitile, Cicciano, Camposano, Comiziano, Roccarainola, Tufino, Casamarciano, Visciano, San Paolo Belsito, Liveri, Carbonara di Nola, Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, San Gennaro Vesuviano, Palma Campania, Terzigno, Poggiomarino e Striano); Costa Vesuvio-Sorrento (San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscotrecase, Trecase, Boscoreale, Castellammare di Stabia, Pompei, Santa Maria la Carità, Sant'Antonio Abate, Pimonte, Gragnano, Lettere, Casola, Agerola, Vico Equense, Meta di Sorrento, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sorrento, Massa Lubrense, Anacapri e Capri). Ognuno di questi ambiti territoriali dovrà proporre un progetto per il Pnrr. Saranno previsti tavoli di concertazione per elaborare le proposte. 

Video

La finalità è «la creazione di nuovi servizi alla persona e la riqualificazione della accessibilità e delle infrastrutture permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili».

I progetti dovranno puntare su «la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico; il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, al potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive; il sostegno di progetti legati alle smart cities con particolare riferimento ai trasporti e al consumo energetico volti al miglioramento della qualità ambientale». Sotto l'aspetto politico c'è stato un plauso bipartisan dai sindaci collegati «a Manfredi per l'approccio condiviso che prima non si era mai avuto». L'ex rettore durante l'incontro ha sottolineato: «Possiamo cogliere tutti insieme la grande opportunità del Pnrr». Manfredi in un recente incontro dedicato all'ex provincia ha ricordato come «la Città metropolitana non può essere ridotta a dépendance del Comune di Napoli». Rimarcando: «Serve una visione con un riequilibrio di funzioni. Bisogna valorizzare sindaci e consiglieri comunali portatori delle esigenze di altre realtà, sviluppando politiche sovracomunali: pensiamo all'area della costiera sorrentina e all'area flegrea». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA